A Chiusano la balena si ferma in collina
Domenica 30 ottobre inaugurazione del murale di Bisaccia e mostra a tema di dieci pittori
Balene ovunque, perché siamo a Chiusano: in occasione dell‘inaugurazione del murale di Matteo Michele Bisaccia, domenica 30 ottobre il Comune tornerà a esporre al pubblico le dieci tele degli artisti astigiani che, nel 2015, parteciparono all’evento “Una balena in collina”.
Chiusa la mostra, i pittori donarono al Municipio le opere, sui cui muri sono tuttora visibili con le loro firme: Ottavio Coffano, Giancarlo Ferraris, Paolo Fresu, Gianfranco Monaca, Giuseppe Orlandi, Filippo Pinsoglio, Lia Rinetti, Carolina Risaliti, Piero Sciavolino, Rossana Turri.
“Domenica – annuncia il sindaco Luigi Bosco – le tele lasceranno la Casa del Comune per farsi guardare, per un giorno, nello spazio al chiuso del centro sportivo polivalente dove inaugureremo il murale di Bisaccia. Sarà come ricreare uno spicchio di mare sulle nostre colline, mentre all’ingresso del paese i visitatori troveranno ad accoglierli la scultura di Ottavio Coffano della balena Marcellina“.
L’inaugurazione del murale, fissata per le 14.30, segnerà il momento più importante del programma di “Street Art sulle colline del mare”. Dinanzi all’opera molti chiusanesi si sono soffermati in questi giorni a commentare, attratti dalla vivacità della trama artistica e anche dalla grandiosità dell’opera: trenta metri per quattro. “C’è anche stato chi, tra gli anziani – ricorda divertito Bisaccia – mentre avevo in mano pennelli e bombolette spray mi ha chiesto di dare un po’ di colore qui intorno su una parete sbrecciata. Si vede che hanno gradito quel che stavo facendo“.
Domenica l’artista astigiano svelerà il titolo dell’opera.
La balena della pace, che trasporta sul dorso i migranti fuggiti da fame e guerre per farli approdare a un paese in collina che si chiama Chiusano (così è scritto nel murale), è protagonista dell’opera di Bisaccia e ha anche un’altra missione: ricordare a tutti il ritrovamento del grande cetaceo, uno dei pochissimi esemplari emersi finora, in Italia, nelle argille, avvenuto nel 2005 nella Cava Cellino. Dieci anni dopo il paese, non potendo riavere l’esemplare conservato al Museo Paleontologico di Asti, si attivò con “Una balena in collina” per celebrare l’esemplare vissuto, milioni di anni prima, nelle acque cristalline del Mare Padano e riportarlo a casa con il potere dell’immaginazione e dei segni artistici.
Definito, intanto, il programma di domenica: prima del taglio del nastro il saluto del sindaco Luigi Bosco e gli interventi di Matteo Bisaccia e di Marisa Varvello, assessore alla Cultura e ai Servizi Sociali che ha ideato “Street Art sulle colline del mare” nell’ambito del programma Sai: un piano di azione, finanziato dallo Stato, per dare accoglienza e integrazione ai migranti nei centri di Chiusano, Castellero, Cortandone, Monale e Settime. Tre dei cinque paesi vantano già un murale (Settime, Cortandone, Chiusano), mentre Castellero e Monale lo vedranno nascere dai pennelli dell’artista torinese Vesod nel mese di novembre.
Alla cerimonia si attendono, tra gli altri, i sindaci dei cinque centri Sai, Gianluca Forno, presidente del Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato (sostiene “Street Art sulle colline del mare”), i migranti e il Piam, impegnato nella gestione del progetto di accoglienza. Con un invito speciale al paese e soprattutto ai bambini affinché la memoria del luogo continui a essere accompagnata per non andare dispersa.
Al termine brindisi curato dalla Pro loco.