Dal 20 settembre al Seminario Vescovile di Asti la mostra Mondi (Im)possibili

ASTI – In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio Culturale, la Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti organizza, dal 20 settembre al 13 ottobre, la mostra libraria con laboratori didattici Mondi (im)possibili: l’armonia del mondo da Platone a Newton.

Il professor Gaspare Licandro, curatore della mostra, guiderà i visitatori attraverso la storia della matematica e le scienze applicate con l’ausilio di laboratori didattici specifici.

La scoperta della presenza in Biblioteca di antichi e rarissimi trattati, corredati da un ricco apparato iconografico, ha consentito la realizzazione della presente mostra, finalizzata, in particolare, al coinvolgimento delle scuole di ogni ordine e grado della cittadinanza, per la conoscenza di una parte del patrimonio culturale astigiano.

Lo studio degli antichi volumi ha confermato come la visione che si ha del mondo abbia sempre influenzato la vita dell’uomo. Anticamente si credeva che il cosmo (dal greco kósmos, ordine), nato dal caos primigenio, fosse perfettamente regolato da leggi immutabili. I Pitagorici, in particolare, videro alla base del tutto i numeri e le figure geometriche, considerando i concetti matematici necessari per comprendere la struttura della realtà e la sua origine. Questo pensiero riemergerà nel tempo attraverso le opere di filosofi e di matematici, tra i maggiori figurano Platone, Aristotele, Euclide, Plutarco, Nicomaco di Gerasa, Plotino, Giamblico e Proclo. Soprattutto le opere platoniche e quelle dei neoplatonici saranno riscoperte nel Quattrocento, grazie al lavoro degli umanisti, tra i quali Marsilio Ficino, e contribuiranno alla rivoluzione culturale del Rinascimento.

I volumi che caratterizzano la mostra ripercorrono brevemente una parte della storia del pensiero occidentale attraverso le varie visioni del mondo che si sono succedute nel tempo dal cosmo descritto nel “Timeo, uno dei dialoghi più importanti di Platone, al Mysterium cosmographicum di Johannes Kepler, sintesi della tradizione pitagorico-platonica vista in chiave astronomica.

Curiosità assoluta è il ritrovamento di un raro esemplare del secolo XVII contenente diversi trattati di Qabbalah ebraica, che durante il Rinascimento è stata strumento della “Cabala cristiana”. Si tratta della Kabbala denudata di Christian Knorr von Rosenroth.

Uno spazio della mostra è riservato agli studi di ottica del fisico Isaac Newton, padre della fisica moderna, il quale, ancora legato alla tradizione, attribuisce ad ogni colore dello spettro della luce visibile, una specifica nota musicale, riprendendo la visione pitagorico-platonica del settenario.

L’itinerario della mostra è caratterizzato dalla presenza di pannelli illustrativi che approfondiscono e chiariscono alcuni concetti chiave espressi nei testi esposti.

La mostra è stata strutturata a vari livelli interpretativi ed è adatta sia a un pubblico di esperti, sia ai curiosi, sia ai ragazzi di ogni età.

La mostra, che si terrà nel Refettorio del Seminario Vescovile, sarà inaugurata venerdì 20 settembre, alle 18, e resterà aperta fino al 13 ottobre con il seguente orario: venerdì, sabato e domenica dalle 15 alle 19. Per le scuole sono possibili visite guidate su prenotazione dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13.

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