Biagio Carillo ci spiega “La scena del crimine vista con gli occhi della criminologia”
Ristampa aggiornata in distribuzione in questi giorni per il “Manuale delle investigazioni sulla scena del crimine. Norme, tecniche, scienze, logica”, edito da Giappichelli. Nel volume, curato da Donatella Curtotti e Luigi Saravo, si trova una peculiare trattazione delle metodologie d’indagine, oltre a un’ampia sezione dedicata al quadro normativo. Unico nel suo genere, il testo – realizzato grazie alla collaborazione dei maggiori esperti italiani e internazionali del settore – è un solido e fondamentale sostegno nel lavoro quotidiano di avvocati, operatori delle Forze dell’Ordine e del settore giudiziario, investigatori, medici, psicologi. Un riferimento molto importante anche per gli studenti universitari. In particolare vogliamo parlarvi del 5° capitolo, intitolato “La scena del crimine vista con gli occhi della criminologia”, scritto a 4 mani. E che mani. Al fianco del Ten. Col. Biagio Fabrizio Carillo, alla guida dei Carabinieri del Nas di Alessandria e Asti, troviamo Ugo Fornari, autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche e di testi inerenti argomenti di psichiatria medico-legale, criminologia, psichiatria e psicologia forense.
Abbiamo raccolto le parole del Col. Carillo.
Il manuale, veramente completo, cerca di creare un protocollo delle modalità di indagine nella scena criminale, il tutto con un approccio molto metodico e scientifico. Insieme al Prof. Fornari ho scritto e curato il 5° capitolo, che intende dare un contributo su un tema importante: l’analisi della scena del crimine non può essere fatta solo con gli occhi della prova scientifica (da cui comunque occorre partire); occorre, infatti, analizzarla anche con gli occhi del criminologo. Per poter valutare in maniera completa la scena del crimine, o per tracciare un profilo criminale, bisogna considerarne tutti gli elementi e tutte le chiavi di lettura. Numerosi gli argomenti approfonditi con il Prof. Fornari: per esempio spieghiamo e diamo consigli su come i testimoni e le vittime debbano essere sentiti, come si deve condurre un interrogatorio. Abbiamo precisato un concetto importante: la scena del crimine ha una visione tridimensionale, non è solo quella locale e geografica, ma anche quella mentale. Quindi, intorno a fatti delittuosi ci sono sicuramente le prove scientifiche che dobbiamo trovare (lasciate dagli autori o anche inconsapevolmente da altre persone), ma ci sono altresì degli spazi mentali che sono appannaggio della criminologia. Altra cosa importantissima: quando si arriva sulla scena del crimine, bisogna identificare subito chi è presente. Sembra una banalità, ma sono testimoni e occorre richiederne all’istante le generalità (potranno poi essere sentiti in seguito), altrimenti potrebbero sfuggire e difficilmente rintracciabili in un secondo tempo. E ancora, abbiamo spiegato varie metodiche d’indagine, così come il rapporto tra la malattia mentale e il crimine, precisando che la malattia mentale non è la causa del crimine.
Ringraziando il Ten. Col. Biagio Fabrizio Carillo, ricordiamo che a marzo uscirà il suo ultimo libro intitolato “Sulla scena del crimine”, un testo ricco di illustrazioni che spiegherà la materia trattata in maniera semplice e alla portata di tutti, siano esperti o semplici curiosi.