Sabato alla Casa del Popolo la presentazione del libro “Storie di ragazze che non volevano essere belle”

Durante l’incontro si parlerà dei disturbi del comportamento alimentare

ASTI – Il gruppo “Non Una Di Meno” Asti, nato nel 2019 e riattivato alla fine del 2023, aderisce al movimento nazionale transfemminista intersezionale da cui prende il nome e concentra la propria attività e la propria area di intervento sulla comprensione, sulla sensibilizzazione e sulla creazione di percorsi per il superamento delle diverse forme di violenza sulle donne e le altre identità di genere, delle disuguaglianze e delle discriminazioni sociali di diverso tipo.

Il gruppo astigiano ha deciso di affrontare nuovamente un tema delicato quanto necessario, relativo alla salute di tutti, attraverso la presentazione del saggio divulgativo sui disturbi del comportamento alimentare e della nutrizione (c.d. DCA) “Storie di ragazze che non volevano essere belle” degli e con gli psichiatri Angela Spalatro e Ugo Zamburru che ne dialogheranno con la medica e attivista di NUDM Asti Irene Novarese e con alcune protagoniste del libro.

L’appuntamento è per sabato 18 maggio, alle 18 alla Casa del Popolo di via Brofferio 129

Nel libro, autrice e autore affidano il racconto alla voce di alcune giovani che di questa grave patologia hanno fatto esperienza diretta.

Nel 2023, in Italia, sono circa 3 milioni le persone con diagnosi di DCA, con circa 30.000 nuovi casi l’anno. Il 94,6 % delle diagnosi è relativa a persone appartenenti al genere femminile.

Negli ultimi 3 anni i casi sono più che raddoppiati (fonte: Survey nazionale Ministero della Salute 2019-2023).

In Piemonte i dati epidemiologici riflettono l’incremento evidenziato a livello nazionale (ogni anno, nella nostra Regione, si contano circa 250 persone affette da anoressia e 450 da bulimia – dati Osservatorio ABA e ISTAT).

L’aumento è allarmante e l’esordio è sempre più precoce: i centri specializzati registrano infatti un grave abbassamento dell’età dei pazienti, con casi sin dai 6 anni di età; in Piemonte, nel triennio post-pandemico, i pazienti in età evolutiva diagnosticati DCA sono aumentati del 112%.

Anche i dati Rencam (Registro nominativo cause di morte) regionali registrano purtroppo numeri molto alti di decessi DCA-correlati. Se è vero che i percorsi di cura sono difficili, l’esito può essere felice. Nel corso dell’evento si discuterà anche degli strumenti a disposizione e di quelli da approntare per contrastare quello che è ormai un problema di salute pubblica e per non lasciare nessuno indietro.

L’evento di sabato alla Casa del Popolo è gratuito, tessera Arci non necessaria in quella data.

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