La Rete Welcoming Asti organizza il Corso di formazione “Frontiere”
Il percorso di tre incontri inizierà ad aprile al Foyer delle Famiglie
ASTI – “Frontiere” è il titolo che la rete Welcoming Asti ha scelto di utilizzare per il Corso di formazione che, nel mese di aprile, ha deciso di proporre agli insegnanti e alla cittadinanza.
Un percorso di tre incontri per riflettere e approfondire il tema della frontiera, non solo i confini reali (ad Ovest, verso la Francia ad Est, verso i Balcani) ma anche le barriere culturali e sociali che spesso impediscono alle persone di comprendere appieno il significato dell’accoglienza verso i migranti.
Il corso è stato pensato all’interno delle attività che la rete sta da tempo proponendo alla città e al territorio.
In questa stagione terribile di guerre sanguinose, in questo tempo di eccidi di civili e, soprattutto, di bambini, “Frontiere” propone un approccio anche storico con l’obiettivo di collocare il tema dei confini ma anche dei conflitti dentro una visione che aiuti a comprendere meglio questi anni così complessi e i mutamenti rapidi, dolorosi, ma anche irreversibili che stiamo vivendo.
In particolare, ma non esclusivamente, il percorso di formazione è rivolto ai tutti i docenti perché sappiamo che la scuola è il “luogo” della crescita, della formazione delle coscienze, della conoscenza e i docenti sono terminali irrinunciabili del percorso di crescita dei bambini e dei ragazzi, fino alla scuola superiore.
La locandina evidenzia il passaggio dal primo incontro, dedicato alle frontiere sociali e culturali (4 aprile, guidato dal prof. Ambrosini dell’Università di Milano e da Paolo Maccario, responsabile di Migrantes della nostra Diocesi) al tema del secondo appuntamento nel quale Mario Renosio ricercatore di ISRAT e Maurizio Pagliassotti (giornalista e scrittore) ci aiuteranno a riflettere sulle frontiere “di casa nostra”, verso la Francia, “così vicine e così lontane”. (9 aprile)
L’ultima giornata di formazione ci aiuterà a conoscere meglio i confini ad Est, verso i paesi di quella che ormai viene chiamata “Rotta balcanica” a significare il difficile percorso dei migranti verso il nostro paese e l’Europa attraverso paesi spesso ostili, a volte violenti, certo non in grado di praticare adeguati percorsi di accoglienza. L’incontro vedrà la partecipazione di Fabio Todero, ricercatore dell’Istituto regionale per la storia della resistenza e dell’età contemporanea del Friuli-Venezia Giulia, e un video messaggio di Silvia Maraone di IPSIA ACLI, impegnata da tempo in Bosnia, nel campo di Bihac (16 aprile).
Tutti gli incontri si terranno al circolo Acli Foyer delle famiglie (via Milliavacca, 5), a partire dalle ore 17:30.
La partecipazione è libera e gratuita. E’ richiesto un contributo di 10 euro per chi desidera fermarsi alla piccola cena.