Dopo la proclamazione de L’Aquila Capitale della Cultura 2026, il Comitato Alba Bra Langhe Roero annuncia di voler realizzare le iniziative del dossier di candidatura

La cerimonia si è tenuta oggi a Roma alla presenza dei sindaci delle 10 città finaliste. Il commento del sindaco di Asti Maurizio Rasero e dell'On. Marcello Coppo

L’Aquila sarà la Capitale della Cultura nel 2026, come annunciato oggi, giovedì 14 marzo, dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano durante la cerimonia di proclamazione. E’ una assegnazione attesa, una scelta forte di sostegno di una città che ha sofferto moltissimo e che ha ampiamente sottolineato di vedere nella cultura uno dei cardini della ripartenza dopo un lungo periodo di ricostruzione.

La proclamazione conclude un anno di lavoro svolto dal Comitato di Alba Bra Langhe Roero che ha portato alla redazione di un dossier capace di rappresentare un vero e proprio Piano Strategico per la trasformazione dell’offerta di cultura sul territorio. Il documento presenta un palinsesto di eventi mirati a stimolare l’attrazione di investimenti nella cultura, con la creazione di un nuovo ecosistema di industrie creative.

Proprio questo taglio innovativo dato al dossier ha convinto il Comitato promotore a realizzare comunque le azioni previste, dando concretezza al tanto interesse riscontrato nell’ultimo anno, in particolare nel road show che ha permesso di incontrare le comunità territoriali e i cittadini. Il libro delle firme a sostegno del progetto rimane aperto e pronto a raccogliere adesioni, proprio mentre il Comitato si mette subito al lavoro per costituire un soggetto che si faccia carico della realizzazione del dossier. Entro l’autunno è prevista la costituzione di una realtà che gestisca le azioni contenute nel dossier e rappresenti il fulcro della crescita di attività culturali nuove che abbiano la finalità di creare produzione culturale sul territorio. E’ un progetto ambizioso rivolto ai giovani, quegli stessi ragazzi e ragazze che si sono mobilitati per la realizzazione del cortometraggio attorno al quale si è sviluppata l’audizione con la commissione ministeriale. “Vivere è cominciare” va avanti, per portare nuovo calore al falò della cultura.

Le parole del sindaco di Alba, Carlo Bo

Il sindaco Carlo Bo, presidente del Comitato Promotore presente a Roma alla cerimonia di proclamazione: “Alla città de L’Aquila le nostre più vive e sincere congratulazioni. Un riconoscimento meritato che non solo premia lo straordinario percorso di ricostruzione e la forza di un’intera comunità, ma anche una città unica e meravigliosa, con tanto da raccontare. Per tutte le realtà italiane in gara è stato un lungo viaggio durante il quale ognuna ha dovuto ripensare il proprio territorio in chiave culturale, valorizzando quell’immenso patrimonio fatto di radici, storia, arte, letteratura, creatività che caratterizza tutta la nostra nazione. Per Alba Bra Langhe e Roero non è un percorso che si conclude, ma una strada che continua. Il progetto di candidatura ci ha permesso di concentrare l’attenzione su tante potenzialità ancora inespresse che vogliamo poter realizzare al di là del riconoscimento. Ottantotto comuni hanno lavorato in squadra, insieme a imprese ed enti, per capire come diventare produttori di cultura, da sempre un aspetto imprescindibile della nostra crescita e del nostro sviluppo. Ringraziamo il Ministero della Cultura e la Commissione per questa straordinaria opportunità, portando a casa la soddisfazione di essere stati fra le 10 città finaliste e tutti i nuovi importanti stimoli che quest’anno di lavoro ha portato con sé”.

 

La cerimonia di proclamazione si è tenuta questa mattina a Roma, al Ministero della Cultura. Sono intervenuti il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la Giuria presieduta da Davide Maria Desario, oltre ai sindaci di tutte e dieci le città finaliste: Agnone (Isernia), Alba (Cuneo), Gaeta (Latina), L’Aquila, Latina, Lucera (Foggia), Maratea (Potenza), Rimini, Treviso e l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena).

Il commento del sindaco di Asti, Maurizio Rasero

Il Sindaco di Asti Maurizio Rasero, appresa la notizia della proclamazione della città de L’Aquila a Capitale Italiana della Cultura 2026, pur complimentandosi con i vincitori e con tutti i finalisti, esprime grande dispiacere per il fatto che, ancora una volta, questo territorio non sia stato premiato.

“La vittoria di Alba sarebbe stata importante perché i nostri territori ormai sono un tutt’uno e, così come, quando vengono realizzate iniziative ad Asti ne beneficia l’intero territorio di Langhe, Monferrato e Roero, o come quando nel periodo in cui si svolge la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba, ci sono importanti ricadute economiche sull’astigiano, il riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2026 ad Alba avrebbe sicuramente giovato anche alla nostra provincia. Alba avrebbe avuto tutto il diritto di ottenere questo riconoscimento proprio come Asti lo aveva nella passata edizione, ma a volte, logiche più grandi di noi, impediscono la concretizzazione dei sogni.

Ritengo, in ogni caso, che Asti ed Alba non debbano gettare la spugna ed abbandonare l’idea che un riconoscimento di questa portata possa finalmente premiare questo territorio. Fondamentale è quindi la sinergia che Asti ed Alba e la loro terra devono mettere in atto nel prossimo futuro, coinvolgendo il più possibile tutte le realtà già coinvolte nei due dossier ed allargando ad ulteriori soggetti che potrebbero apportare un valore aggiunto.

Sono sicuro che lavorando sin da ora insieme potremo realizzare un dossier ancora più importante e prestigioso che ci permetterà il prima possibile di raggiungere l’obiettivo”.

Il commento dell’On. Marcello Coppo

Marcello Coppo

“Desidero complimentarmi con la città di Alba per il grande progetto con cui ha concorso quale Capitale Italiana della Cultura 2026 nonostante sia forte il rammarico della mancata designazione. Per il secondo anno consecutivo il nostro territorio, dopo la mancata designazione di Asti lo scorso anno, sfiora nuovamente questo importante obiettivo, segnale delle potenzialità a tutti ben note che possono condurci ad un’ulteriore crescita. Queste occasioni possono rappresentare un nuovo volano per tutta l’area delle Langhe, del Monferrato e del Roero ed è il motivo per cui credo sia giunto il momento di pensare ad un progetto integrato su vasta scala su tutti questi territori, avviando anche un’interlocuzione con le città dell’Alto Piemonte e Gran Monferrato designate Città Europea del Vino 2024. Tutti insieme, lavorando come un unico territorio coeso, raggiungeremo grandi obiettivi a beneficio di tutte le nostre comunità”.  Lo dichiara l’On. Marcello Coppo, deputato di Fratelli d’Italia del Collegio Asti-Alba, che all’argomento ha dedicato anche un video sui social

 

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