Legge di bilancio 2019: cosa cambia per mamma e papà
L’intervento della Prof.ssa Chiara Cerrato, Consigliera di Parità della Provincia di Asti
Confermato il bonus bebè, flessibilità per i cinque mesi di astensione obbligatoria, prolungamento del congedo di paternità. Tralasciando riflessioni in merito (su certi argomenti già espresse quando ancora circolava la bozza delle Legge), riassumo gli elementi principali e le novità: Astensione obbligatoria: le mamme hanno facoltà di scegliere tra le tre opzioni: due mesi prima e tre dopo il parto, un mese prima e quattro dopo, cinque mesi tutti post partum. Le ultime due opzioni devono avere l’attestazione del ginecologo sull’insussistenza di rischi per madre e nascituro.
Congedo del papà: si allunga di un giorno il congedo obbligatorio per i neo papà. Da quattro a cinque giorni usufruibili, anche continuativi, entro il quinto mese di vita del bambino (o dall’ingresso in famiglia in caso di adozione). Confermato il giorno di congedo facoltativo, usufruibile in alternativa alla madre.
Bonus bebè: il Governo ha confermato il bonus bebè da richiedere all’Inps. Per i primi dodici mesi di vita del bambino sarà erogato un assegno di 192 euro al mese con Isee pari o inferiore a 7.000 euro (la somma scende a 80 euro negli altri casi). Per l’arrivo di un secondo figlio è previsto un incremento del 20% delle somme soprascritte.
Bonus asili nido: una buona notizia perché passa da 1.000 a 1.500 euro l’anno, per tre anni, il bonus erogato dall’Inps per aiutare i genitori a sostenere la spesa per la retta degli asili nido pubblici o privati (o per contribuire alla spesa legata all’assistenza a domicilio di bimbi di età inferiore ai tre anni affetti da disabilità gravi). Al momento l’aumento di 500 euro è previsto per il triennio 2019-2021. Seguono una serie di misure a sostegno della genitorialità che dispiegheranno i loro effetti previa normazione secondaria: qualora le aziende si avvalgano del modello lavorativo “Smartworking” libero da vincoli di orario, gli accordi dovranno dare la precedenza alle domande delle mamme nei tre anni che seguono il congedo di maternità o dei genitori (mamme e papà) di figli con disabilità; cento milioni annui sono previsti per sostenere le politiche destinate alle famiglie, di cui una parte andrà ad incentivare il welfare aziendale per permettere ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti di conciliare al meglio vita privata e lavoro, incentivi per acquistare un dispositivo di sicurezza per i seggiolini auto, onde evitare altre tragedie relative a piccoli “dimenticati” in macchina dai genitori. Sul sito della Provincia di Asti, cliccando su Amministrazione e poi su Consigliera di Parità, è scaricabile il Vademecum Lavoro e parità, redatto insieme a Ispettorato Territoriale del Lavoro e Inps, con la raccolta della normativa in materia, pubblicato nel novembre scorso e ritirabile in cartaceo presso Provincia, Comune, Ispettorato Territoriale del Lavoro, INPS, Centro per l’impiego, Organizzazioni sindacali. A breve saranno inserite le modifiche apportate con la Legge finanziaria 2019 con le opportunità che ho qui citato.
Prof.ssa Chiara Cerrato
Consigliera di Parità Provincia di Asti