“Le Sfide della Fede”: nuovo cartellone di spettacoli promosso del Teatro degli Acerbi e dall’Istituto Oblati di San Giuseppe Marello

La rassegna prenderà il via 25 febbraio allo Spazio Kor con lo spettacolo “L’Ultima Eredità”

ASTI – Sta per cominciare un nuovo cartellone della rassegna “Le Sfide della Fede”, spettacoli ad Asti sulla tematica delle sfide della Fede e della cultura nel nostro tempo, promosso dal Teatro degli Acerbi e dall’Istituto Oblati di San Giuseppe Marello.

“Sfide” tra ragione e Fede, tra l’uomo e Dio.

Gli artisti di rilievo nazionale coinvolti propongono drammaturgie che “abitano” gli spazi fuori dai teatri della città, che creano dialogo con il pubblico, offrendo il loro punto di vista artistico su temi laici e religiosi del nostro tempo. Il tutto per attirare le attenzioni di credenti e laici, uomini e donne, anziani e bambini.

 

Essa è realizzata con la Città di Asti, con la partnership di Spazio KOR e con maggiore sostenitore la Fondazione Compagnia di San Paolo. La rassegna è parte di PATRIC che ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito delle linee guida per progetti nell’ambito della cultura contemporanea che guardano al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

La rassegna è sostenuta anche dalla Fondazione CRAsti, dalla Fondazione CRT e da numerose aziende locali che negli anni hanno creduto nel progetto (Unoenergy, Impresa edile Bosso Mario, F.lli Ragazzon s.n.c., Impianti elettrici Calosso &Siccardi, Assicurazioni Rubba di Rubba Roberto & C. Sas e la Casa di Riposo Mons. Marello), ma anche nei suoi positivi riscontri e nelle appassionanti ricadute sul territorio.  E’ realizzata in collaborazione con il Progetto Culturale della Diocesi di Asti.

Si tratta della settima edizione.

Tra febbraio e marzo ad Asti gli spettacoli di tre narratori pluripremiati della scena contemporanea italiana: Oscar De Summa sul valore della vita, Luigi d’Elia su Don Lorenzo Milani e la sua scuola e Roberto Anglisani, dal romanzo di Joseph Roth “Giobbe, storia di un uomo semplice”.

Si comincia domenica 25 febbraio alle ore 21 allo Spazio Kor con lo spettacolo “L’Ultima Eredità” di e con Oscar De Summa, finalista premio Ubu e pluripremiato anche all’estero. Un atteso ritorno ad Asti per De Summa.

Spettacolo della Corte Ospitale, è la storia di un doppio viaggio, geografico ed emotivo.

Alla notizia del peggioramento delle condizioni di salute del padre, il protagonista torna a casa per un ultimo saluto e, come lui stesso dice, mentre va, torna, in un viaggio che ripercorre tutta la vita.

L’ultima eredità è la riscoperta del valore della vita.
Il programma proseguirà lunedì 11 marzo alla Biblioteca del Seminario Vescovile di Asti

con “Cammelli a Barbiana. Don Lorenzo Milani e la sua scuola” con il pluripremiato attore pugliese Luigi D’Elia, conosciuto dal pubblico astigiano.

E’ un racconto a mani nude, senza costumi e senza scena. La storia di Lorenzo, prete, maestro e uomo, scritta a quattro mani da Francesco Niccolini e Luigi D’Elia, un racconto che parla agli adulti dopo quattro narrazioni premiate tra i migliori lavori del teatro ragazzi italiano. È la storia di una scuola nei boschi, dove si fa lezione tra i prati e lungo i fiumi, senza lavagna, senza banchi, senza primo della classe e soprattutto senza somari né bocciati.

Infine venerdì 22 marzo alla Chiesa di San Martinolo spettacolo “Giobbe, storia di un uomo semplice” con Roberto Anglisani, uno dei narratori più noti italiani.
Roberto Anglisani, uno dei maestri del teatro di narrazione italiano, dà voce a tutti i pensieri dei protagonisti, alle paure, alle speranze e alla disperazione, alle preghiere e alle rivolte. Un racconto che attraversa trent’anni di vita della famiglia di Mendel Singer, con sua moglie Deborah e i quattro figli, la storia del primo Novecento, dalla Russia all’America e, soprattutto, attraversa il cuore di Mendel, lo stupido maestro di stupidi bambini, devoto al Signore, e dal Signore, crede lui, abbandonato.

 

Il programma completo sui siti e social del Teatro degli Acerbi.

Per informazioni: 3518978847.

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