Incontro con Marcella Filippa all’Istituto Artom di Asti
L’autrice del libro “Anna Bises Vitale. La narratrice” ha ripercorso gli eventi più significativi della storia del Novecento
ASTI – In occasione delle iniziative legate al “Giorno della memoria”, l’Istituto “A. Artom” di Asti ha ospitato giovedì l’autrice Marcella Filippa, saggista, traduttrice, giornalista pubblicista, direttrice della fondazione Vera Nocentini, vincitrice di numerosi premi letterari, che ha presentato il suo libro “Anna Bises Vitale. La narratrice” ad alcune classi del triennio.
Durante l’incontro sono stati affrontati importanti temi di attualità e cittadinanza, presenti nel romanzo di Marcella Filippa attraverso la storia di Anna: l’emigrazione in seguito alle leggi razziali, le difficoltà di integrarsi in un Paese straniero, la condizione della donna nel Novecento, l’elaborazione di un lutto con il sostegno dell’amicizia e della famiglia e soprattutto la forza di volontà di superare ogni momento difficile della sua vita.
L’autrice, attraverso la figura della protagonista, ha ripercorso gli eventi più significativi della storia del Novecento e dopo aver visitato la mostra “I testi della memoria” – allestita nella biblioteca d’Istituto fino al 9 febbraio per presentare agli studenti le principali opere sulla Shoah – ha anche consigliato e descritto alcuni libri più significativi presenti nella mostra per riflettere sugli argomenti narrati.
“È anche compito della Scuola offrire momenti come questo, di riflessione e di confronto – ha detto il dirigente Franco Calcagno ai partecipanti – affinché voi ragazzi, costruttori del vostro futuro ma anche di quello degli altri, della comunità di cui farete parte, siate consapevoli che se le leggi razziali scritte sono un fatto storico da conoscere in modo che mai più si ripetano è sempre possibile ancora oggi che esse esistano nei pensieri e nei comportamenti del singolo individuo. Un errore da evitare e contrastare quotidianamente”.
Nel dialogo con dirigente, studenti e docenti, la scrittrice ha sottolineato l’importanza della lettura e la necessità del ricordo per le nuove generazioni, così come scrive nella presentazione del suo romanzo: “La scrittura salva e le storie possono essere tramandate nel racconto, non possono sconfiggere il male, ma analizzarlo”.
Conclude Chiara Cerrato, referente di educazione civica e promotrice dell’incontro: “Il panorama storico, culturale e sociale che l’autrice ha offerto ai ragazzi e alle ragazze partecipanti può essere parte di quel bagaglio utile a fare, come disse la protagonista di questo libro, ‘scelte con dubbio’, ovvero con la consapevolezza che la costruzione del proprio percorso di vita non si avvale di certezze ma di capacità di saper interpretare e riformulare la propria storia nel rispetto di sé e dell’altro, senza dimenticare una parola ormai desueta e invece fondamentale: solidarietà”.