Un miliardo e 265 milioni per lo sviluppo del Piemonte
865 milioni di Fsc che si uniscono al recupero dei 400 milioni del Fondo complementare
ASTI – È stato firmato nel tardo pomeriggio di oggi al Teatro Alfieri di Asti dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dal Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio l’Accordo per realizzare in Piemonte, attraverso il Fondo Sviluppo e Coesione – FSC 2021-2027, interventi per 865 milioni di euro. Alla firma era presente anche il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.
A queste risorse si uniscono i 400 milioni del POC, il Programma Operativo Complementare, in corso di approvazione, che è stato possibile recuperare e che permette alla Regione di implementare e attuare le strategie previste nella programmazione pluriennale in sinergia con i fondi FESR e FSE+ per un totale complessivo di 1,2 miliardi di euro a disposizione del territorio per progetti a supporto della crescita del territorio.
Il Piemonte è da sempre una Regione virtuosa nell’utilizzo dei fondi nazionali ed europei. L’Accordo per la Coesione tra Governo e Regione è finalizzato a realizzare un programma unitario di interventi per lo sviluppo infrastrutturale, economico e sociale del territorio, tramite una strategia di azioni sinergiche, integrate e coordinate che mette a sistema le fonti finanziarie europee, nazionali e regionali disponibili.
Gli interventi finanziati con i Fondi di sviluppo e coesione valgono 865 milioni 306 mila euro, e sono riconducibili a 3 macro aree: 212 milioni di euro per la Cura, 238,6 milioni per il Territorio e circa 415 milioni per lo Sviluppo.
CURA – 212 milioni di euro
Interventi strutturali in ambito sanitario comprensivi della modernizzazione dei sistemi e delle apparecchiature sanitarie
- Potenziamento ed efficientamento della medicina territoriale/ospedaliera; sostegno a persone in condizioni di temporanea difficoltà economica – 140,5 milioni
- Ammodernamento del parco tecnologico – apparecchiature/attrezzature sanitarie e arredi – 47,7 milioni
- Riqualificazione energetica delle strutture sanitarie – 23,8 milioni
All’interno dell’ambito sanitario sono previsti 175milioni che servono per coprire spese di investimento delle Asr liberando risorse con le quali le aziende sanitarie possono assumere 2mila tra medici e personale del comparto entro la fine del 2024, come previsto dall’accordo già siglato con i sindacati.
TERRITORIO – 238,6 milioni
Sostegno allo sviluppo del territorio, sia dal punto di vista della messa in sicurezza sia della riqualificazione. Potenziamento delle reti e dei sistemi di trasporto pubblico locale e stradale.
- Sviluppo locale – riqualificazione urbana –155,3 milioni
- Bonifiche – 1,8 milioni
- Trasporto ferroviario – 43,4 milioni
- Trasporto stradale – 38 milioni
Gran parte dei 238 milioni sono destinati alla realizzazione di 24 Strategie d’Area Omogenea (115,5 milioni), all’interno delle quali verranno sviluppati, in stretta collaborazione e su proposta delle amministrazioni locali, interventi strategici e fortemente connotati sulle esigenze dei singoli territori. Le restanti risorse copriranno interventi di riqualificazione urbana e di messa in sicurezza.
E’ previsto anche l’acquisto di 4 treni per il servizio di trasporto ferroviario regionale (43 milioni 407 mila euro), azione, che si inserisce all’interno di in un programma più vasto che prevede l’acquisto di oltre 70 convogli per un investimento totale che supera i 500 milioni di euro.
Nell’ambito del trasporto stradale, invece, saranno costruiti 4 ponti, con un investimento di 38 milioni: uno sul fiume Po, nel tratto tra Castiglione Torinese e Settimo Torinese (12 milioni di euro), uno sul fiume Dora Baltea a Borgo Revel dove si prevede anche l’adeguamento della strada (13,7 milioni); due sul fiume Tanaro, uno a Rocchetta Tanaro (6,2 milioni) e l’altro tra Bene Vagienna e Monchiero (6 milioni).
SVILUPPO – 415 milioni
Sostegno allo sviluppo del sistema imprenditoriale e alla creazione delle nuove competenze necessarie. Investimenti a favore del sistema turistico e sportivo invernale e per la riqualificazione del patrimonio culturale. Interventi per la modernizzazione, la semplificazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione.
- Imprese – 221,5 milioni
- Formazione – 87 milioni
- Sport / Neve – 66,4 milioni
- Patrimonio Culturale – 22,7 milioni
- Digitalizzazione della PA – 13 milioni
- Assistenza tecnica – circa 4 milioni di euro
All’interno dell’accordo 170 milioni di euro sono destinati al cofinanziamento dei Programmi Regionali FESR e FSE+ 2021-2027 che sostengono le grandi sfide per lo sviluppo sostenibile, l’innovazione, la coesione e l’inclusione sociale.
Inoltre fanno parte di questo settore alcune misure regionali che saranno gestite attraverso una serie di bandi destinati a tutto il territorio regionale: il sostegno a progetti strategici di investimenti sulla specializzazione del capitale umano in materia di offerta formativa sia per istruzione e formazione professionale (35,9 milioni) sia per attività finalizzate all’occupazione (38,9 milioni); il finanziamento dell’attuazione degli interventi in materia di diritto allo studio universitario (12 milioni) che, integrato con le risorse regionali, raggiunge la cifra di 74 milioni di euro e permette di finanziare al 100% le borse di studio universitarie.
Altri 66,6 milioni sono previsti per il sistema neve e per interventi di potenziamento, valorizzazione e riqualificazione degli sport montani di cui 6 milioni e 600 mila funzionali allo svolgimento delle Universiadi 2025 e i 60 milioni a bando.
Nell’accordo sono previsti numerosi investimenti per il recupero e la riqualificazione del patrimonio culturale (22,7 milioni).
Gli interventi interesseranno:
Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino – 5,5 milioni
Il museo si rinnova e riapre al pubblico grazie alla realizzazione del nuovo ingresso in via Accademia Albertina, riallestimento delle sale espositive al piano terra, rivisitazione dei due cortili lato via Giolitti, realizzazione del bar e del bookshop.
Edifici dell’ospedaletto antoniano appartenente al complesso monumentale della
Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso di Buttigliera Alta – 5,2 milioni
Sono previste opere di restauro e risanamento sull’intero nucleo storico-artistico: riqualificazione e restauro degli spazi edificati, sistemazione delle parti pubbliche, dell’arredo urbano, del verde pubblico all’interno del recinto dell’antico ospedaletto e realizzazione di parcheggi a servizio pubblico.
Palazzo Cisterna Biella, hub delle PA locali – 12 milioni
Il progetto intende recuperare e mettere a valore un bene immobile di proprietà della Regione Piemonte a forte valenza storica e architettonica valorizzando, indirettamente, il borgo medievale nel quale è situato e dotandolo delle infrastrutture necessarie alla realizzazione di un polo integrato di servizi che reimmetta le pubbliche amministrazioni locali. Gli interventi prevedono il recupero, risanamento conservativo, adeguamento e riconversione degli spazi interni, la realizzazione di un centro di formazione dei dipendenti della PA, la creazione di una foresteria destinata a docenti e/o studenti fuori sede, la realizzazione di un centro di orientamento a servizio delle Fondazioni ITS piemontesi, la creazione di luoghi di rappresentanza come la corte interna e le sale auliche.
Oltre agli Fsc, è destinato al Piemonte anche il POC – Programma Operativo Complementare, in corso di approvazione, per un valore di 400 milioni di euro, di cui 34,2 milioni sono impegnati per l’inclusione sociale, ovvero per il sostegno di persone in condizione di temporanea difficoltà economica; l’inclusione lavorativa di persone maggiormente vulnerabili e a rischio; la formazione degli assistenti familiari.
Altri 112 milioni finanziano interventi di eco-efficienza e riduzione dei consumi negli edifici pubblici e sulle reti di illuminazione pubblica; la promozione di azioni di sviluppo locale; tutela del patrimonio del Piemonte.
I restanti 256,4 milioni, infine, vanno per il sostegno alla creazione di impresa e lavoro autonomo; politiche attive per la crescita; formazione e accompagnamento al lavoro dei giovani; rafforzamento dell’occupabilità dei lavoratori a rischio; il sostegno all’innovazione e alla ricerca; attrazione degli investimenti; promozione dell’export; azioni formative professionalizzanti connesse con i fabbisogni dei sistemi produttivi locali.