È disponibile da oggi 10 novembre il nuovo singolo di Gillet, intitolato “ADHD”.
Dentro la Notizia aveva già parlato a luglio del giovane artista residente nell’Astigiano, in occasione dell’uscita del brano “Stalattiti” (leggi l’articolo qui).
Ora l’artista, che alterna rap e cantautorato oltre che diversi tipi di musica, lancia questa nuova canzone che tocca il tema della sindrome da iperattività/deficit di attenzione (ADHD). Il testo di Gillet fa riflettere sul contesto attuale “dipendente” dai social media i quali, pur essendo nati per facilitare la condivisione e la connessione tra le persone, paradossalmente possono portare all’effetto opposto.
“ADHD è una canzone ironica su un tema tragicomico come la sindrome da deficit d’attenzione e iperattività – spiega Gillet -. Infatti il brano parla di una persona, come molte terrorizzate dal silenzio, che soffre di distrazione cronica e cerca compagnia nei social media. Il risultato è l’amplificazione dello stato di solitudine, e una diminuzione spietata della soglia di attenzione. La canzone esplora il tema della solitudine e della difficoltà di connettersi con gli altri, in un mondo sempre più digitale”.
“Il testo è caratterizzato da immagini surreali e da un linguaggio tra poesia e ironia, che rendono la canzone molto suggestiva. La produzione, realizzata da Whitenoise, è molto accattivante nonostante il ritmo sincopato e frammentato, come spesso il flusso di pensieri di una persona distratta e impulsiva”, conclude Gillet.
ADHD: il testo
È chiaro che mi distrai, lo sai
Può darsi non ti pensi, offline
Serpente attorno al palo della pole dance
Sergente molto amato dalla corte
Appena sono concentrato ed apro i Memo
Il gatto miagola mi dice scemo
Nutrimi o ti meno,
Vorrei capitassero più pesci Nemo,
Cercandone di meno
Ti allontani dalla tua natura, evolvi
Quante cose in vita hai fatto per i soldi?
Ci son stelle che non sfiori però son lì
Che tu non vedi perché dormi e manco sogni
Bastava che passasse un’ape
mi perdevo, tutta l’estate
Distratto, si, fatto male
Per questo un disastro in mate
A me, con distrazione cronica
Mancavano solo i social
Telefono in mano se mangio, se
Ti bacio e sotto la doccia
A me, con distrazione cronica
Mancavano solo i social
Telefono in mano se mangio, se
Ti bacio e sotto la doccia
È come se,
Il mio cervello
Sensibile, è
Al forte vento
Indistruttibile,
Come un granello
Di diamante ma
Diamante grezzo
Grezzo ok, però raffinato
Uno zucchero intermedio, ricercato
E non dico dalla police
Perché non sa niente
Le policy della polis forse non le ho lette
Ma te lo hai capito che vuole la gente?
Senza salvagente in un mare di byte
Il gatto mi chiama e non vuole mai niente
Invece io ti voglio e tu non chiami mai
Ti sarai distratta
A me, con distrazione cronica
Mancavano solo i social
Telefono in mano se mangio, se
Ti bacio e sotto la doccia
Distratti da fatti astratti
A tratti trattiamo
A volte voltiamo gabbana
Gymkhana giù in centro, si nell’epicentro
Del server del tuo metaverso
Diverso è l’universo
Ma è esterno
All’interno
I pensieri
Si sciolgono
Spengo le luci…
A me, con distrazione cronica
Mancavano solo i social
Telefono in mano se mangio, se
Ti bacio e sotto la doccia
A me, con distrazione cronica
Mancavano solo i social
Telefono in mano se mangio, se
Ti bacio e sotto la doccia