Al Rotary Marzia Capannolo ha raccontato l’esperienza della “Crescentina”, dove l’arte moderna sposa la natura del Monferrato

ASTI – Serata dedicata all’arte contemporanea martedì scorso al Rotary astigiano. Protagonista Marzia Capannolo, storica dell’arte e art advisor per collezionisti e investitori, collaboratrice di riviste specializzate e da alcuni anni direttrice artistica di “Crescentina – Laboratorio per l’arte”, centro culturale e spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea, con sede a Fubine Monferrato (AL).

Proprio sul “miracolo Crescentina”, esempio pressoché unico di cascina sapientemente ristrutturata e trasformata in casa d’arte in mezzo alla campagna, si è incentrata la chiacchierata della relatrice, affiancata per l’occasione da coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno: Alessandro Monteforte, architetto, e Fiorella Miraglio, imprenditrice, compagni nella vita e nella grande passione per l’arte contemporanea.

Se la bellezza salverà il mondo – ha esordito Marzia Capannolo riprendendo le celebri parole che Dostoevskij mette in bocca al principe Miskin – le colline del Monferrato si riveleranno salvifiche”. Da quando, nel 2021, in piena emergenza covid, La Crescentina si è trasformata in polo artistico aperto al pubblico ospitando la sua prima mostra – intitolata “In Habitat” e immortalata dall’editore Allemandi in un prezioso catalogo –, Fubine è divenuta una capitale della bellezza che sprigiona dell’arte.

Gli artisti presenti in quell’occasione hanno nomi che evocano il meglio dell’arte figurativa contemporanea, ex giovani scapestrati divenuti maestri dell’interazione tra arte e natura: da Aldo Mondino a Piero Gilardi, da Fabrizio Garghetti a Ernesto Morales, da Urano Palma a Gina Pane, solo per citarne alcuni.

Da allora è stato un susseguirsi di iniziative incentrate sul rapporto necessario tra cultura e coltura, tra arte e paesaggio, dove la bellezza creata dall’uomo si fonde con quella della natura senza mai prevaricarla.

Concetti ripresi dalla mostra attualmente in corso alla Crescentina, “Come fosse luce”, visitabile fino al 3 dicembre prossimo, in cui l’artista italo-argentino Ernesto Morales, noto per le sue “nuvole di luce”, dialoga con i “tagli” e gli “strappi” di Lucio Fontana e ripropone il tema della luce nell’arte e della sua interazione con gli elementi della natura.

Al termine dell’interessante chiacchierata il presidente del Rotary, Maurizio Mela, ha omaggiato Marzia Capannolo con il volume sulla storia del Rotary astigiano e con alcune bottiglie di vino delle nostre colline.

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