ASTI – Il Parco Paleontologico Astigiano mette in rilievo alcune questioni relative al Sic (Sito di Interesse Comunitario) di Revigliasco e all’area protetta del Parco Naturale di Rocchetta Tanaro. Per quanto riguarda il primo caso, il naturalista Ipla (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente) Roberto Sindaco, coordinatore dei ricercatori incaricati delle valutazioni sul Sic, ha esposto i risultati delle indagini: «Il sito è degradato, con uno stato di conservazione insoddisfacente – ha dichiarato Sindaco in una nota diffusa da Ente Parco – Da quando l’Ente astigiano si occupa della gestione dell’area la vigilanza è aumentata, ma permane la necessità di maggiori controlli. Non aiuta il reticolo di strade e stradine che consentono agli scaricatori abusivi di accedevi senza particolari difficoltà». Il piano di gestione, che dovrebbe avere un’incubazione nei prossimi mesi per diventare operativo in primavera, prevede un perfezionamento del rapporto tra agricoltura e ambiente, ma anche un’attività di monitoraggio sugli ambienti riproduttivi della fauna. Il degrado legato alle zone di scarico abusivo, infatti, imperversa e rappresenta già una minaccia per il Pelobate fosco, anfibio di medie dimensioni a rischio di estinzione.
Sul parco naturale di Rocchetta Tanaro, invece, l’Ente Parco ha adottato il Pfa (Piano Forestale Aziendale) per il periodo 2018-2032. Il documento regolamenta le modalità di intervento nelle varie porzioni di terreno, ad esempio per quello che riguarda il taglio degli alberi. Lo sportello dell’Ente Parco astigiano è il riferimento preposto a seguire simili pratiche. Aperto ogni martedì dalle 8,30 alle 12,30 a Palazzo del Michelerio, rappresenta il passaggio preliminare ineludibile per chiunque intenda abbattere alberi nei Sic o in aree protette. Per avere informazioni sullo Sportello Forestale, sui tagli boschivi e sui documenti da produrre: http://www.astipaleontologico.it oppure contattare lo 0141-592091.
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