Stemma del Piemonte, i disegni dei ragazzi del 1979

Dopo più di quarant'anni il Consiglio regionale li espone per la Festa del Piemonte del 19 luglio

TORINO – Sarà esposta fino al 2 settembre nelle vetrine esterne dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico del Consiglio regionale del Piemonte – in via Arsenale 14/G a Torino – la mostra di disegni originali intitolata “I ragazzi del ’79. Giovani idee per lo stemma del Piemonte”. 
La mostra – primo appuntamento delle celebrazioni per la Festa del Piemonte del 19 luglio – è stata inaugurata l’11 luglio alla presenza del presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia e dell’assessore alla Cultura Vittoria Poggio.
Questi disegni ci riportano alle emozioni dei bambini di quarant’anni fa – ha sottolineato il presidente Allasia – che già comprendevano l’importanza di dare alla nostra Regione uno stemma, un simbolo riconoscibile. Molti dei ragazzi partecipanti al concorso lo hanno disegnato a modo loro, molti hanno inserito il Drapò nei loro disegni, quel Drapò che domenica 16 luglio porteremo al Colle dell’Assietta per la Festa del Piemonte”.
Hanno partecipato lo storico Michele D’Andrea e Sabrina Gonzatto dell’associazione Linguadoc, curatori della mostra. Erano presenti all’inaugurazione cinque autori dei disegni in mostra, realizzati nel 1979: Fabrizio Geuna e quattro astigiani Edi Accornero, Dario Mastallone, Andrea Bozzola e Roberto Ambrosio.
Hanno partecipato all’inaugurazione i consiglieri regionali: Sarah Disabato (M5s), Gianluca Gavazza(Lega), Valter Marin (Lega), Ivano Martinetti (M5s), Michele Mosca (Lega).

Nel dicembre 1979, in vista dell’adozione dello stemma del Piemonte, il Consiglio regionale bandì un concorso d’idee che coinvolse ben 82 scuole piemontesi di ogni ordine e grado, dalle elementari all’università, per un totale di oltre mille elaborati.
Dopo più di quarant’anni, in occasione della Festa del Piemonte, il Consiglio regionale ha deciso di esporre una selezione di quei lavori: una testimonianza preziosa della mentalità degli studenti di allora, che crescevano e si formavano in una società e in una scuola così diverse dalle attuali.
Nei disegni dei ragazzi di allora affiora il Piemonte degli anni ’80, marcato da una forte presenza industriale e da pochi altri riferimenti: le fabbriche e le automobili, le risaie, il vino e lo sci, Gianduja e Cavour, la Mole e San Gaudenzio, con qualche interessante incursione nel design. Non manca il filone araldico, che individuava già nella combinazione della croce e del lambello lo stemma regionale adottato poi nel 1984.

La mostra rimarrà esposta fino al 2 settembre. Se qualcuno degli autori di allora si riconosce nei lavori esposti, contatti gli addetti dell’URP: riceverà in dono il catalogo pubblicato su quel concorso.

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