Inclusione e peer education all’Istituto “V. Alfieri”
Asti – Prosegue all’ I.I.S. “V. Alfieri” il coinvolgimento diretto degli allievi nelle pratiche inclusive, anche grazie all’attenzione che al tema presta, da sempre, la Dirigente scolastica Maria Stella Perrone. Dopo la formazione sull’identità di genere svoltasi a febbraio, per tutti i rappresentanti di classe, che a loro volta hanno formato i propri compagni “tra pari”, si parla di nuovo di peer education per costituire un team di studenti delle classi seconde, terze e quarte che dal prossimo anno si occupi di inclusione a trecentosessanta gradi: accoglienza dei nuovi iscritti, sostegno motivazionale, emotivo e psico – relazionale, metodo di studio, per diffondere vero benessere a scuola in sinergia con i singoli docenti, i consigli di classe e la scuola nel suo complesso, sotto la guida dei referenti per l’inclusione, dello sportello di ascolto e per la lotta al bullismo e cyberbullismo.
Il 7 giugno 2023, nell’Aula Magna dell’Istituto, si è tenuto il primo incontro informativo/formativo: un nutrito gruppo di studenti volontari, rappresentanti delle tre sezioni (Liceo artistico, classico e Istituto professionale), ha incontrato i proff. Carlo Bavastro, Paola Bombaci ed Emanuela Carelli (responsabile dello sportello di ascolto e referente per la lotta al bullismo e cyberbullismo, nonché ideatrice del progetto) che, oltre a presentare l’importante iniziativa (lo ha fatto, in particolare, la prof.ssa Carelli), hanno declinato gli ambiti in cui dovrà operare il costituendo team (di cui farà parte anche la prof.ssa Fedra Turello).
In pratica, saranno coinvolti tutti i bisogni educativi speciali, da quelli temporanei a quelli permanenti, dalla momentanea difficoltà di relazione con i compagni a situazioni psicologiche più complesse (disturbi alimentari, disforia di genere, per fare solo alcuni esempi), ai disturbi di apprendimento (trattati dal prof. Bavastro) e alla disabilità.
Interessante, in un’ottica sempre più inclusiva, l’intervento della prof.ssa Bombaci sulla necessità di passare dal concetto di dis – abilità (come negazione indifferenziata, e stigmatizzante, di qualunque abilità) a quello, positivo e costruttivo, di neuro – diversità, in cui tutti rientriamo, ognuno con le proprie differenti potenzialità e risorse, fisiche e cognitive.
L’aspetto più significativo dell’incontro è il modo in cui è stato vissuto dagli studenti presenti: partecipazione e interesse grandissimi e tanta voglia di fare squadra e collaborare, tra loro e con i docenti, per rendere la Scuola migliore attraverso la valorizzazione della diversità.
A cura del prof. Carlo Bavastro