Un Memoriale per Remo Dovano, a 80 anni dagli scioperi del ‘43

Venerdì 12 maggio alle 18 l’inaugurazione al Circolo Way-Assauto

ASTI – Poco più di ottant’anni fa, il 10 marzo 1943, le maestranze delle aziende astigiane Triburzio, Saffa e Ferriere Ercole e il giorno successivo quelle – 2000 tra operaie e operai – della Way-Assauto, scesero in sciopero, dopo vent’anni di assoluto e obbligato silenzio, per protestare contro la guerra fascista e le sempre più insostenibili condizioni di vita della popolazione. Lotte operaie che prepararono la caduta del fascismo e favorirono la nascita del movimento di Resistenza.

Gli scioperi si ripeterono, malgrado gli accresciuti pericoli e rischi dovuti all’occupazione tedesca dei territori virtualmente governati dalla RSI, nel marzo del 1944 ed è proprio in quelle settimane che venne catturato il giovane partigiano garibaldino, operaio della Way-Assauto, Remo Dovano. Malgrado le torture cui fu sottoposto da quattro sgherri fascisti dell’UPI, negò di riconoscere tre suoi compagni con cui fu messo confronto salvando così le loro vite. Fu fucilato il 4 maggio al poligono di tiro di Sessant.

Per ricordarne l’eroica figura e con lui anche quella di tutti coloro che nelle fabbriche astigiane operarono e lottarono per sconfiggere il nazifascismo e riconquistare la democrazia, l’Anpi di Asti, insieme al Circolo Way-Assauto che, è bene ricordarlo, è intitolato proprio a Remo Dovano e all’Associazione Davide Lajolo, ha curato la realizzazione di un’installazione collocata davanti al secolare platano che sorge all’interno dello storico circolo di corso Pietro Chiesa.

Avvalendosi di una scultura opera dell’artista Andrea Dovano, cugino di Remo, il progetto del memoriale è di Laurana Lajolo e Claudio Cerrato.

L’installazione sarà ufficialmente inaugurata venerdì 12 maggio alle 18.

 

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