Asti, intitolata a Suor Palmira la strada adiacente alla Mensa Sociale
La Cerimonia si è tenuta oggi 8 maggio
ASTI – Si è conclusa da poco la cerimonia ufficiale di intitolazione di una strada a Suor Palmira, con l’affissione di una targa realizzata a mano dai ragazzi dell’Anffas presieduta da Marcello Follis.
Si tratta della strada adiacente i locali della mensa sociale di Corso Genova n.30 e il parco ex Ferriere.
“Una strada sociale – ha precisato la Presidente dell’Associazione Il Dono del Volo, Caterina Calabrese – in cui oltre alla Mensa si incontra la Croce Verde, la Scuola Materna Miroglio, la scuola secondaria di 1° grado Olga e Leopoldo Jona, impianti sportivi, la sede dell’Associazione Assoalbania, delle Associazione Auser, Pegaso e AISM.” Una strada volutamente arricchita dall’abilità del maestro Ottavio Coffano in cui sono portate alla luce due frasi: “L’umanità è una sola famiglia di volti e colori diversi (Suor Palmira)” e “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Mc 12,29-31)”
Un’iniziativa realizzata proprio su proposta dell’associazione Il Dono del Volo, per celebrare i lunghi anni di impegno di Suor Palmira, che fu responsabile della Mensa Sociale di Asti dal 1953 al 2006: 53 anni di servizio per assicurare un pasto caldo alle persone fragili della città. Ancora oggi alle suore della Congregazione Figlie di Nostra Signora della Pietà è affidata la gestione del servizio.
“Finalmente, siamo qui a festeggiare una lunga attesa – parole di soddisfazione dell’ideatrice dell’evento, la Dott.ssa Mariangela Cotto – .L’idea di intitolare una delle vie della città a Suor Palmira, era un desiderio di molti subito dopo la sua morte ma si è dovuto aspettare i dieci anni richiesti dal regolamento cittadino e i tre anni della pandemia Covid. Un risultato ottenuto con la collaborazione di molte autorità e volontari che sono qui oggi a ricordarla”.
Un evento che ha visto la presenza di molte autorità il Vice-presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso, il Prefetto Dr. Claudio Ventrice, il Sindaco Maurizio Rasero, il Vice-sindaco Stefania Morra, l’Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Eleonora Zollo, l’Assessore al Personale Giovanni Boccia, numerosi Consiglieri di maggioranza e minoranza, il Presidente della Fondazione Mario Sacco, il Comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Presidente dell’Anfass Marcello Follis, la Commissione delle Pari Opportunità, il Presidente del Consozio Barbera dott. Filippo Mobrici e rappresentanti del Comitato Palio del Rione San Pietro.
Profonda commozione per le parole della Madre Generale della Congregazione Figlie di N.S. della Pietà, Suor Anna Rosa Miotti, che ha raccontato ai presenti chi era Suor Palmira attraverso i suoi pensieri e le su azioni: “Suor Palmira era una suora rispettosa di tutti, Il suo era un tratto gentile e rispettoso, si rivolgeva all’autorità civile e religiosa con educazione e rispetto come al povero e alla persona talvolta prepotente e poco educata. Mi diceva le persone un po’ difficili non bisogna mai offenderle o trattarle male, anche se lo meritano, ma occorre usare bontà e pazienza. In questo modo si calmano e diventano ragionevoli”.
L’intitolazione di questa strada a Suor Palmira si aggiunge ai vari riconoscimenti ufficiali ricevuti in vita, come quello dell’alta Onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica del 1976 e dell’Onorificenza al Merito della Sanità nel 2004.
Il Sindaco Maurizio Rasero ha ribadito che durante i 90 anni di servizio delle Suore, tutte le Amministrazioni, indipendentemente dalla posizione politica, ne hanno sempre sostenuto il lavoro e l’impegno attribuendogli un ruolo fondamentale nell’accoglienza dei poveri della città. Inoltre ha sottolineato che destinare una strada a Suor Palmira è la continuazione di un progetto il cui obiettivo è quello di aumentare la percentuale di vie dedicate a grandi donne della nostra città in quanto il 98% delle strade, attualmente, è intitolato a personaggi di rilievo maschili.
La cerimonia si è conclusa con la scopertura della targa di intitolazione della strada a Suor Palmira, realizzata dai ragazzi dell’Anfass di Asti e con le parole e la benedizione del Vescovo Marco Prastaro.
L’evento si è concluso nel cortile della mensa con un rinfresco realizzato con la collaborazione di ristoratori che già in passato hanno sostenuto la Mensa: Piero Fassi (già Gener Neuv) Walter e Roberto Ferretto (Cascinale Nuovo), Mariuccia Ferrero (San Marco Canelli), Massimiliano Musso (ca’ Vittoria di Tigliole) con il coordinamento della Scuola Alberghiera Colline Astigiane. I vini sono stati offerti dal Consorzio Asti Spumante e dal Consorzio del Barbera.
Il commento di Antonio Palmariello, già responsabile delle mense comunali.
“Lodevole l’iniziativa dell’Associazione Il Dono del Volo, del Comune di Asti e dell’ideatrice e instancabile Mariangela Cotto, di intitolazione a Suor Palmira Bernardi, di una strada in Asti.
È un riconoscimento che riempie di orgoglio la Città di Asti per aver saputo intercettare la volontà degli Astigiani nel voler omaggiare Suor Palmira per la sua vita interamente dedicata al sostegno degli ammalati e indigenti, e per essersi messa al servizio dei più bisognosi.
Suor Palmira è sinonimo di sorriso e disponibilità, dal portamento gentile ed elegante, sempre disposta all’ascolto, ascoltava tutti, non si stancava di ascoltare.
Le sue parole rassicuravano, confortavano e soprattutto donavano tanta serenità.
I suoi modi calmi e garbati placavano i più aggressivi.
Nell’ex ECA, oggi Mensa Sociale, ai commensali un buon pranzo, ma soprattutto tanta comprensione e considerazione.
Quanta benevolenza da parte di Suor Palmira nei confronti degli ospiti della Mensa Sociale, che chiamava tutti per nome, ne ascoltava le richieste, sapeva intercettarne le sofferenze.
Age quod agis, si può dire che fosse il motto di Suor Palmira, fare bene ciò che si sta facendo.
La consapevolezza di ciò che si fa, la responsabilità personale dei propri atti e dei propri comportamenti, il fare le cose una per volta e bene, è stata per Suor Palmira una norma di vita.
Il ricordo di Suor Palmira rimarrà per sempre nel cuore degli Astigiani. Non omnis moriar!”