Articolo 3 della Costituzione: la riflessione della Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Asti
ASTI – In occasione della Festa della Liberazione del 25 aprile, la Commissione per le Pari Opportunità della Provincia di Asti vuole richiamare l’attenzione sull’articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana, in particolare sulla seconda parte, che rappresenta un punto avanzato e propositivo di democrazia.
L’articolo 3, dopo aver affermato nella prima parte la pari dignità sociale e l’uguaglianza di fronte alla legge di tutti i cittadini, senza alcuna distinzione e senza alcuna discriminazione, nella seconda parte recita: “E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Dice la Commissione: “Quello che emerge nitidamente da queste parole è un intento chiaro contro ogni discriminazione, che non si limita all’aspetto formale ovvero il divieto delle discriminazioni stesse ma vuole incidere sostanzialmente, con un ruolo attivo della Repubblica per promuovere una cultura e una pratica di effettiva parità. Riteniamo che qui sia il fondamento di tutti gli organismi che si occupano di pari opportunità, dalle Commissioni Regionali Provinciali e Comunali, alle Consigliere di Parità, a tanti altri soggetti che, con un costante impegno, lavorano per inverare il principio così fortemente espresso nella legge fondamentale del nostro Paese”.
Dopo la Liberazione, con la conquista della democrazia, le donne italiane ottennero finalmente il diritto di voto. E’ opinione diffusa che la prima espressione di questo diritto si sia esercitata in occasione del referendum istituzionale per scegliere tra monarchia e repubblica, svoltosi il 2 giugno del 1946. In realtà le donne italiane votarono per la prima volta alcuni mesi prima, in occasione delle prime elezioni amministrative tenutesi dopo il conflitto, tra il 17 marzo e il 7 aprile del 1946.
“Ci piace ricordare ed evidenziare come le donne italiane abbiano espresso il loro primo voto per determinare i governi locali, le strutturazioni del potere pubblico più vicine al territorio, di cui anche la scrivente Commissione per le Pari Opportunità è articolazione”.