Asti, i consiglieri di minoranza presentano un’interpellanza in merito alla concessione dello Stadio Censin Bosia
ASTI – I consiglieri comunali del PD (Ferlisi, Sutera, Vercelli e Miravalle), del gruppo consigliare “Prendiamoci cura di Asti” (Crivelli, Migliasso e Saracco) e di Europa Verde – Verdi Asti (Gianfranco Miroglio) hanno presentato al sindaco un’interpellanza in merito alla delibera relativa al bando per la concessione della gestione dell’impianto sportivo Censin Bosia.
Nel dettaglio, i consiglieri dicono che la concessione dell’impianto sportivo “Censin Bosia” per 9 anni prevedeva interventi a carico del concessionario pari a 716.534 euro, oltre a un canone patrimoniale di concessione pari a 6.000 euro annui (da porre a base di gara a rialzo). Non erano tuttavia giunte manifestazioni di interesse entro la scadenza del bando (16-1-2023). La Giunta comunale procedeva dunque a una nuova gara, al fine di affidare l’impianto sempre per 9 anni, ma con lavori a carico del concessionario scesi a 455.032,95 euro e con il canone annuo (i 6mila euro previsti in precedenza) sparito.
I consiglieri chiedono all’amministrazione comunale per quali ragioni i lavori a carico del concessionario scendano da 716mila euro a 455mila (in particolare spariscono sostituzione centrale termica, sostituzione coperture tettoie magazzino), consentendo al concessionario un risparmio di 260 mila euro (lavori che saranno a carico del comune). Per quale ragione sparisce il contributo di 6.000 euro annui a carico del concessionario, con minori introiti per il Comune di 54 mila euro sulla durata della concessione? E ancora, per quale ragione il Comune si accolla i costi relativi alla fornitura di gas stimati a circa 19 mila euro annui (oltre 170 mila euro sui 9 anni) precedentemente a carico del concessionario e soprattutto senza prevedere un limite e un controllo con il rischio che il concessionario non abbia nessun interesse a risparmiare il riscaldamento tanto paga il Comune?