Anche la Città di Asti ha deliberato la proposta di Odg Coldiretti contro il cibo sintetico
A oggi il provvedimento è stato adottato da 46 su 117 amministrazioni comunali astigiane
C’è anche la Città di Asti tra i primi 46 Comuni astigiani, su 117, ad aver già deliberato la proposta di Ordine del Giorno avanzata dalla Federazione Provinciale Coldiretti Asti ad oggetto: “Disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti e mangimi sintetici”.
All’attenzione delle diverse amministrazioni comunali, Coldiretti Asti ha sottoposto una delle cause tra le più importanti del mondo agricolo, per la difesa dell’agroalimentare italiano e per il diniego al cibo sintetico coltivato in laboratorio.
“Il cibo sintetico è prodotto in bioreattori e non salvaguarda l’ambiente, perché comporta un maggiore consumo di acqua/energia rispetto agli allevamenti tradizionali e, soprattutto, è meno efficiente di quelli oggi più performanti – ricorda il Presidente Coldiretti Asti Marco Reggio. – Inoltre limita la libertà dei consumatori e omologa le scelte sul cibo; poi, favorisce gli interessi di pochi operatori, monopolizzando l’offerta di cibo nel mondo e spezzando lo straordinario legame che unisce cibo e natura; senza contare che: non aiuta a perseguire gli obiettivi di giustizia sociale, in quanto prodotto sulla base di brevetti e tecnologie con alti costi di ingresso e sviluppo, nelle mani di pochi grandi investitori multinazionali; poi, può avere impatti socio-economici molto pericolosi, in quanto frutto di una fascinazione ecologica che non ha finora consentito riflessioni ben più approfondite; ultimo ma non ultimo, non tutela la salute: ad oggi, la garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare (l’esperienza maturata è ancora troppo limitata per giungere a conclusioni diverse)”.
Alla luce del fatto che i Comuni sono gli Enti Locali che rappresentano la propria comunità, che ne curano gli interessi e ne promuovono lo sviluppo, garantendone la salvaguardia dei diritti fondamentali alla salute e alla corretta alimentazione, anche, attuando misure di tutela predisposte a livello statale, ad aver già assunto il provvedimento sono le seguenti amministrazioni comunali: Asti, Antignano, Azzano, Calliano, Calosso, Camerano Casasco, Casorzo, Castagnole Lanze, Castellero, Castelnuovo Belbo, Castelnuovo Calcea, Castel Boglione, Celle Enomondo, Cessole, Cinaglio, Coazzolo, Corsione, Cossombrato, Costigliole d’Asti, Dusino San Michele, Ferrere, Frinco, Grana, Incisa Scapaccino, Loazzolo, Mombaruzzo, Monale, Monastero Bormida, Montabone, Montafia, Montaldo Scarampi, Montemagno, Moransengo, Nizza Monferrato, Pino d’Asti, Piovà Massaia, Refrancore, Revigliasco d’Asti, Rocchetta Tanaro, San Damiano d’Asti, San Martino Alfieri, Settime, Tigliole, Tonengo, Villa San Secondo e Viarigi.
Nel rispetto delle rispettive competenze, ora, sindaci e Giunte Comunali adotteranno tutti i provvedimenti utili al sostegno della petizione Coldiretti contro il cibo sintetico fornendo, a tal fine, specifiche direttive ai competenti uffici e servizi del Comune.
L’iniziativa segue la Petizione promossa, nei mesi scorsi, da Coldiretti in tutt’Italia e che, solamente ad Asti, aveva raccolto oltre 7mila firme a difesa delle produzioni tipiche, distintive e tradizionali connesse alla varietà della biodiversità locale, ovvero, al sostegno di tutte le iniziative di sensibilizzazione attinenti ai pericoli del cibo sintetico, avvalorate anche dal mondo accademico e scientifico.
“Siamo particolarmente lieti che la Città e la Provincia di Asti, così come molte amministrazioni locali, abbiano sostenuto questa importante causa a difesa dell’agroalimentare italiano e al sostegno dei nostri agricoltori/allevatori – sottolinea il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia; – si tratta di un impegno importante che traccia la direzione e pone solide basi per una corretta azione di sensibilizzazione, formazione/informazione nonché di tutela dei cittadini, attraverso azioni concrete e nel rispetto dei rispettivi ruoli/competenze”.
Così il sindaco di Asti nonché Presidente della Provincia Maurizio Rasero: “Non possiamo che sostenere la scelta di contrastare la diffusione e la commercializzazione del cibo sintetico per tutelare la salute di tutti noi e la tradizione della filiera agroalimentare italiana, che è presente sul nostro territorio con grandi eccellenze che hanno fatto dell’attenzione alla qualità il loro punto di forza”.
Le firme a supporto della petizione Coldiretti sono state raccolte in tutto il Paese, in collaborazione con Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia, rispetto ad un’iniziativa che ha ricevuto l’adesione anche di Ministri e Sottosegretari, Parlamentari nazionali ed europei, Governatori regionali, sindaci e personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori, vescovi e scienziati.