A Castagnole Lanze la mostra “Carlo Miroglio – Pittore delle Nevi e del Colore”
Domenica 2 aprile l’inaugurazione nell’ex Chiesa dei Battuti Bianchi
CASTAGNOLE LANZE – Domenica 2 aprile, alle 17, alla ex Chiesa dei Battuti Bianchi di Castagnole delle Lanze sarà inaugurata la mostra “Carlo Miroglio – Pittore delle nevi e del colore”, dedicata all’artista astigiano scomparso nel 2009 all’età di 92 anni.
Allievo del Maestro Giuseppe Manzone, socio attivo della Società Promotrice Belle Arti di Asti a partire dagli anni ‘60, presente a numerose rassegne estemporanee e agli incontri artistici regionali, per molti anni ha esposto le sue opere in mostre personali. Alla fine del 2019, presso la Fondazione Eugenio Guglielminetti di Asti, si è tenuta la mostra “Carlo Miroglio (1917- 2009). Le nevi”, omaggio promosso dall’assessorato alla Cultura del Comune di Asti nel decennale della scomparsa.
L’artista era infatti conosciuto come il “Pittore delle nevi” per l’ampia produzione di dipinti realizzati durante le sue escursioni invernali in Val d’Aosta: “Pittore di grande talento, Carlo Miroglio traduce nelle sue opere l’amore costante per le montagne che hanno, nella sua vita pittorica, una parte di privilegio… In ogni opera si nota una costante severità ed una forza incessante di realizzazione” (R. B. Mannucci).
Paesaggista di grande talento, durante la sua lunga vita artistica ha altresì dedicato molta attenzione alla terra astigiana e al Monferrato, coltivando con metodico esercizio l’osservazione del reale, che lo ha portato a riprodurre sulla tela la natura nelle sue trasformazioni stagionali, raccogliendo le infinite variazioni di luce e di timbri cromatici, sensibile alla tradizione figurativa delle ultime stagioni ottocentesche e del Novecento piemontese.
“Carlo Miroglio ha qualità innegabili, il colore e il disegno gli sono amici” (E. Vallaci)
“La sicurezza e la padronanza dell’uso dei mezzi tecnici, l’abilità che l’artista mostra nel deporre il colore sulla tela, l’arditezza di taluni aspetti cromatici, la disinvoltura con cui sa rendere, in pochi tocchi, l’efficacia di una geometria, la penetrazione di masse e volumi” (Giorgio Dapino).
La mostra rimarrà aperta e visitabile fino a domenica 30 aprile con il seguente orario: sabato ore 10-12, domenica ore 10-12/ 17-19 (tranne domenica 9 aprile).