Il 1° aprile ad Asti l’incontro di spiritualità delle Acli del Piemonte

Al mattino al Museo Diocesano San Giovanni e al pomeriggio al Foyer delle famiglie

ASTI – Sabato 1° aprile le Acli di Asti ospiteranno l’incontro primaverile di spiritualità delle Acli del Piemonte. 

Un momento, aperto a tutti, aclisti e non, di riflessione, dedicato quest’anno alla riconversione ecologica versus riconversione economica. Il programma si snoda su due momenti. Il primo, al Museo Diocesano San Giovanni, è aperto in particolare alle associazioni, alle reti, alle persone che lavorano con le Acli sul territorio e con le quali si condividono visioni, pensieri e anche militanza. Le testimonianze del prof. Leonardo Becchetti e di Luigi Berzano sul tema della riconversione, così caro a Papa Francesco, sapranno destare interesse ed essere terreno di confronto, così come le testimonianze del pomeriggio al Foyer delle famiglie.

Il programma

La giornata inizierà al Museo Diocesano San Giovanni (via Natta 36), con inizio dei lavori alle 9.30. Dopo il saluto di Mauro Ferro, presidente Acli di Asti, a introdurre i lavori sarà Mario Tretola, presidente Acli del Piemonte. Relazioni del Prof. Leonardo Becchetti (economista) e Luigi Berzano (sociologo e parroco) Sono previsti: un intervento di saluto del vescovo di Asti Marco Prastaro, un intervento del direttore del Museo Diocesano Stefano Zecchino e una rapida visita della mostra “Il rumore delle lacrime”, dialoghi per i sessant’anni della Pacem in Terris.

Ci si sposterà al Foyer delle famiglie (via Milliavacca 5), dove alle 13 si terrà il pranzo conviviale a cura del circolo. Dalle 14.30 prenderanno il via gli interventi coordinati da Mauro Ferro. Nel dettaglio, Cesare Quaglia parlerà di “Agricoltura indigena. Imprenditoria agricola, rispetto del territorio periurbano”. Cesare racconterà la sua azienda, i suoi prodotti, il suo sguardo che “guarda il mondo”. Gianpiero Poncino, ex manager di Magneti Marelli, racconterà le sue esperienze nella imprenditoria dei grandi gruppi finanziari e regalerà la sua visone di sostenibilità, anche spirituale. E poi si parlerà del Mollificio Astigiano, un’impresa che, nel solco delle esperienze di Adriano Olivetti, apre sguardi nuovi, inclusivi, sostenibili nel mondo della piccola imprenditoria.

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