Come (e perché) produrre vini sostenibili: convegno a Costigliole d’Asti il 25 marzo

Al Teatro Comunale autorevoli protagonisti della viticoltura parleranno di sostenibilità come nuovo valore per le aziende vitivinicole

COSTIGLIOLE D’ASTI – “Sostenibilità, il nuovo valore” è il tema del convegno che si terrà sabato 25 marzo, alle 10, nel Teatro Comunale di Costigliole. L’appuntamento, organizzato dal Comune di Costigliole d’Asti, farà il punto su quanto costa e quanto rende produrre vino in modo sostenibile: impegni, certificazioni, mercato e territorio.

Le relazioni saranno affidate a esperti della materia, che affronteranno il tema della sostenibilità in viticoltura anche e soprattutto come opportunità economica per le aziende e il territorio. L’invito a partecipare è rivolto a produttori vinicoli, professionisti del settore, comunicatori e appassionati.

Il Comune di Costigliole d’Asti – spiega il sindaco Alessandro Cavalleroha la maggior superficie investita a vigneto di tutto il Piemonte: oltre 1.130 ettari. Per questo la nostra amministrazione dedica grande attenzione alla vitivinicoltura, attività economica primaria attorno alla quale vogliamo far crescere economia, turismo e cultura”.

Nell’ambito delle iniziative di valorizzazione del vino, insieme ad appuntamenti e manifestazioni che si svolgono durante tutto l’arco dell’anno, dal 2019 il Comune di Costigliole d’Asti organizza, in collaborazione con il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato e l’Associazione produttori “Noi di Costigliole”, la rassegna “RossoBarbera” che rappresenta il più grande banco d’assaggio dedicato al vitigno Barbera.

La sostenibilità è oggi l’argomento più rilevante, non solo in agricoltura; tutti i settori produttivi, nessuno escluso, sono coinvolti su questo tema che affronta lo studio e la messa in campo di soluzioni per migliorare il futuro del pianeta.

Alla base della sostenibilità c’è il principio che non si può spendere più energia di quanta se ne produce. La sostenibilità è data dalla capacità di mantenere una produttività utile nel lungo periodo e ciò si realizza solo se il sistema è ciclicamente valido.  Questo aspetto va valutato dal punto di vista  energetico, economico ed ecologico. Per l’impresa agricola bisogna considerare il rapporto vantaggi-svantaggi in relazione ai costi-obiettivi: coltivare in modo sostenibile deve e può trasformarsi in un valore per l’azienda.

La viticoltura sostenibile è da valutare in previsione futura anche come stimolo culturale per coinvolgere maggiormente i giovani oltre che per le interessanti prospettive di mercato che offre.

Il 25 marzo, insieme ad autorevoli protagonisti della viticoltura nazionale e regionale, si parlerà di sostenibilità come nuovo valore per le aziende vitivinicole.

Dopo i saluti di accoglienza del Sindaco di Costigliole d’Asti, Enrico Alessandro Cavallero, dell’Assessore comunale all’agricoltura Alessandro Borio, l’Assessore all’agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa illustrerà la politica regionale in materia di sostenibilità.

A seguire, moderati dal giornalista Ercole Zuccaro, interverranno:

Vincenzo Gerbi  – Professore di enologia dell’Università di Torino e presidente del Comitato tecnico scientifico etico di Equalitas

“I pilastri della sostenibilità”

Giuseppe Liberatore – Direttore generale dell’organismo di certificazione ValorItalia

“Certificare la sostenibilità”

Luigi Bersano – Consigliere e coordinatore del Tavolo politico normativo di UIV

“Sostenibilità in vigna e in cantina”

Denis Pantini – Economista agroalimentare e Responsabile Business Unit Agrifood e Wine Monitor di Nomisma

“Scenari di mercato per i vini piemontesi, tra sostenibilità e nuovi trend di consumo”

In conclusione svilupperanno le loro riflessioni:

Daniele Comba Presidente dell’associazione Produttori “Noi di Costigliole”

Filippo Mobrici Presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato

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