Oltre 60 nonni alla prima lezione del corso Anteas Asti Cisl e Artom sull’uso dello smartphone per la terza età

Ad Asti queste iniziative sono sempre più necessarie e richieste

ASTI – Nonni e nipoti, un’immagine che evoca cura, attenzione, legami.

Studenti e studentesse che provano a stare dall’altra parte della cattedra e nonni che ritornano in classe.

L’Istituto Artom offre all’Anteas Asti e Fnp Cisl docenti di informatica, studenti del triennio, locali e computer per condividere un’esperienza di service learning, dove insegnando si impara.

L’obiettivo è quello di  insegnare a utilizzare la tecnologia a soggetti tendenzialmente  ‘deboli’,  per evitare quel digital divide che abbiamo sperimentato durante l’emergenza sanitaria – spiega il dirigente Franco Calcagno -. Un processo di alfabetizzazione informatica per la terza età  con un approccio mirato all’uso di internet, alla visita di siti web di utilità per il cittadino, alla ricerca di informazioni e utilizzo di strumenti di comunicazione per videochiamate con i parenti in caso di difficoltà di incontro in presenza, all’apprendimento di funzioni di semplice scrittura di un testo, alle modalità di lettura di un giornale, all’utilizzo di app, alla creazione dell’identità digitale, all’utilizzo della posta elettronica, senza dimenticare la sicurezza”.

Più di sessanta i partecipanti che si sono riuniti ieri (8 marzo) in aula magna per l’accoglienza, proseguendo il pomeriggio nei laboratori per la prima lezione.

Una valanga di adesioni – commentano Giuseppe Nosenzo e Beppe Castino, presidente e vice dell’Anteas Cisl -. In due giorni abbiamo raggiunto e superato il numero che avevamo previsto per costituire due classi. Segno che queste iniziative sono necessarie e richieste. Come Anteas aggiungiamo questa attività ai servizi di trasporto con il pulmino amico e di animazione nelle case di riposo”.

Venticinque i giovani tutor del triennio informatico, coordinati dai professori Federico Cotto e Giuseppe Pampararo, che seguono gli studenti senior accompagnandoli passo a passo nel mondo social con particolare attenzione anche a netiquette, privacy e pericoli del web quali phishing, virus e bufale.

Una collaborazione tra scuola e comunità che è lezione di cittadinanza ma anche di vita – aggiunge infine la prof.ssa  Chiara Cerrato, referente di educazione civica e inclusione Artom  e componente del Direttivo Anteas -. C’è sempre la possibilità di imparare, non importa l’età anagrafica, così come c’è sempre l’opportunità di essere di aiuto. Questa bella iniziativa è un’occasione di crescita per tutti e tutte”.

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