Grande interesse e partecipazione al primo incontro organizzato da Libera Asti sulle donne contro i sistemi patriarcali

Il corso di formazione per insegnanti, aperto alla cittadinanza, proseguirà il 1° marzo all’Uni Astiss sul tema “Donne in Afghanistan tra speranza e disperazione”

ASTI – Ha suscitato grande interesse, mercoledì scorso all’Uni Astiss, il primo incontro del corso di formazione per docenti “Donna, Vita, Libertà. Donne contro i sistemi patriarcali” organizzato da Libera Asti.

A raccontare  le  sofferenze e i sogni della rivoluzione non violenta delle donne contro la Repubblica islamica sono intervenute due giovani iraniane che vivono a Torino.

Bahar Heidarzade, artista,  ha presentato  performance e installazioni in cui intreccia biografia personale e dimensione sociale e politica. Particolarmente interessante il progetto fotografico “Io come te. Tu come me”, premiato a Paratissima a Torino nel 2021, che  ritrae donne senza volto, avvolte in stoffe che mostrano e lasciano liberi i capelli, immagini che interrogano su  identità e libertà di essere ed esprimersi delle donne.

Saghi Zavareh, attivista impegnata in una rete di sostegno alla rivoluzione iraniana, ha colpito l’uditorio per il pathos con cui ha evidenziato l’efferatezza della repressione del regime e per la fiducia che ha espresso nella liberazione del suo popolo.

Le testimonianze dirette sono state poi  inquadrate da Simona Franzino nei dati dell’osservatorio di Amnesty international, che documenta costantemente i crimini di diritto internazionale e le altre gravi violazioni dei diritti umani commesse dalle autorità iraniane.

Infine Mario Renosio, direttore dell’Israt, ha contestualizzato gli avvenimenti di questi mesi nell’ambito della storia dell’Iran e degli equilibri politici del Medio Oriente.

Il secondo incontro, che si terrà mercoledì 1°  marzo sempre all’Uni Astiss dalle 15 alle 18, avrà come tema  “Donne in Afghanistan tra speranza e disperazione”.

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