Sacra Rappresentazione della Natività di Revigliasco

Un pubblico numeroso ha assistito alla 15ª edizione organizzata dalla parrocchia e dal Comune

REVIGLIASCO D’ASTI Nonostante il tempo grigio e piovigginoso, un pubblico numeroso ha raggiunto Revigliasco d’Asti, la sera della Vigilia, per assistere alla quindicesima edizione della Sacra Rappresentazione della Natività organizzata dalla parrocchia e dal Comune con il patrocinio dell’Unione di Comuni “Terre di vini e di tartufi” e delle Comunicazioni sociali della Diocesi di Asti. Un traguardo importante per gli organizzatori, impegnati da mesi nei preparativi, ma che ha purtroppo coinciso con il decimo mese di guerra in Ucraina: “Il nostro essere qui si faccia preghiera e impegno per la pace, comunione con le vittime di tutti i conflitti, invocazione di giustizia e di riconciliazione” è stato dunque l’invito rivolto al pubblico da Erika Marello – voce narrante – nel saluto iniziale. In piazza Garons, dove si sono svolte le scene dell’Annunciazione, della visita di Maria a Elisabetta, dell’annuncio del censimento e della partenza di Maria e Giuseppe per Betlemme, Jacopo Piccioli – altra voce narrante – ha letto la preghiera per la pace di Papa Francesco: “Signore, disarma la lingua e le mani, rinnova i cuori e le menti, perché la parola che ci fa incontrare sia sempre “fratello”, e lo stile della nostra vita diventi: shalom, pace, salam!”. Piazza Alfieri, trasformata nella Betlemme dei vangeli, ha fatto da sfondo alla seconda parte della Sacra Rappresentazione: l’arrivo di Maria e Giuseppe per farsi censire, la natività, la visita dei pastori e dei Magi. E davanti alla capanna dove Giuseppe Contorno, sindaco di Revigliasco d’Asti, Nadia Bonaudi e la piccola Alice Sansalvadore rivestivano i panni della Sacra Famiglia, Ciro Garone, nel ruolo di un soldato romano, ha interpretato un intenso monologo liberamente ispirato alla preghiera di mons. Mimmo Battaglia, vescovo di Napoli: “Signore Gesù, nato sotto le bombe di Kiev, morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, mandato ventenne al fronte: abbi pietà di noi!”. I canti eseguiti da Ilaria Marello hanno emozionato il pubblico, attento e partecipe. Commovente la sua interpretazione della versione italiana del famoso brano “The prayer” di Andrea Bocelli e Celine Dion al termine del quale è stata dispiegata e posta ai piedi della mangiatoia la bandiera della pace. Altri dialoghi e monologhi sono stati interpretati da Alex Rinaldi, Gianni Fassio, Elisa Bifulco, Riccardo Fassone e Aldo Marello.

Sembrava di essere proprio a Betlemme”, ha commentato uno spettatore al termine della Rappresentazione, cogliendo lo spirito che anima questa iniziativa: rivivere il Mistero della nascita di Gesù facendosi, per una notte, compagni di viaggio lungo i sentieri del Vangelo per scoprire che in quel bambino tutti possiamo riconoscerci come fratelli.

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