Asti, Polo Rita Levi Montalcini: 38 neo dottori super esperti in Scienze Viticole ed Enologiche
La sessione invernale della laurea magistrale è stata affollata e festosa
ASTI – La sessione invernale della laurea magistrale in Scienze Viticole ed Enologiche, dipartimento di Agraria dell’ateneo di Torino presso il polo Rita Levi Montalcini di Asti, non è mai stata così affollata e festosa. Trentotto i giovani, provenienti in particolare dalle regioni italiane, che hanno conseguito il titolo di laurea biennale. Accompagnati dalle famiglie, ma anche da fidanzati e fidanzate, per due giorni hanno affollato l’aula magna e i ristoranti della città per l’appuntamento con la discussione delle tesi.
Avvicinati alcuni al termine della proclamazione hanno dichiarato di essersi trovati bene ad Asti e di ritenere la scelta di spostarsi dalla propria regione in Piemonte e all’estero per i tirocini Emave pienamente consapevole e utile ai fini della propria carriera. “Il Portogallo con l’università di Lisbona è, infatti, la sede scelta da 17 dei 38 neo dottori per il secondo anno di perfezionamento prima di discutere la tesi e conseguire il titolo” – questo il commento della segreteria studenti. “Altri tre – aggiunge la nota – hanno invece optato per la sede francese dell’istituto SupAgro de Montpellier et Bordeaux”.
“La didattica insegnata ad Asti – dice il presidente del consorzio universitario Uni Astiss – Mario Sacco – è il risultato di una combinazione vincente, apprezzata dai diretti interessati provenienti in prevalenza da fuori regione. E’ infatti caratterizzata da lezioni frontali con docenti di alto profilo, abbinate a periodiche uscite didattiche in aziende vinicole e laboratori di enologia collocate nel Monferrato e Langhe piemontesi e in altre aree geografiche vocate alla coltivazione e alle produzioni enologiche. A questi indubbi vantaggi – continua – si aggiunge il secondo anno di tirocinio in Italia o nelle sedi estere del Consorzio Emave che completa la preparazione dei neo dottori pronti a intervenire a risolvere le problematiche sul campo nel variegato mondo dei vini”.
L’esperienza astigiana è in piena sintonia con il trend evidenziato nell’ultimo rapporto Almalaurea 2022 dove il 90,5% dei laureati su un campione di 1000 intervistati si è dichiarato complessivamente soddisfatto dell’esperienza universitaria appena conclusa. Inoltre, dice ancora il rapporto nazionale, sono i laureati magistrali biennali quelli più inclini a spostarsi geograficamente per motivi di studio, il 38,9% ha conseguito la laurea in una provincia diversa e non limitrofa a quella di conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado (contro il 25,4% dei laureati di primo livello e il 27,1% di quelli a ciclo unico).
“Il secondo anno – dice il responsabile del corso di laurea magistrale di Agraria presso la sede di Asti, Luca Rolle – può essere svolto presso una delle sedi del Consorzio Europeo EMaVE (European Master of Viticulture and Enology), sia in Italia, Torino, Milano, Palermo, Foggia, Sassari, Padova, Udine, Verona, Bolzano, sia all’estero presso i partner in Francia, Portogallo, Germania (Geisenheim University), Spagna (Universidad Politécnica de Madrid). Dall’anno accademico 22/23 si è aggiunta una quarta sede in Svizzera Changins”. Conclude il prof. Rolle : “la frequenza del secondo anno presso un partner straniero consente di ottenere il doppio diploma, quello del secondo paese e la laurea magistrale italiana. Un vantaggio per coloro che intendono inserirsi nel mondo del lavoro con una formazione approfondita molto richiesta e apprezzata in Europa e nelle aree vitivinicole del mondo”.
Si sottolinea che fra i 38 laureati numerosi hanno ottenuto voti eccellenti, con alcune massime votazioni. Lorenzo Volpi di Firenze ha ottenuto il 110 con lode e menzione alla carriera per aver sviluppato una tesi su un argomento di altissimo interesse che sarà oggetto di pubblicazione sulle riviste scientifiche del settore.