Visita del Papa ad Asti, il PD: “Un grande grazie alla macchina organizzativa, cominciando dal personale comunale”

Riceviamo e pubblichiamo

La recente visita del Papa ad Asti alla ricerca delle sue radici, un Papa che porta Asti nel cuore, che si è sempre detto Astigiano anche quando era in Argentina e il suo arrivo in Città, a casa sua, ha richiesto una imponente mobilitazione, sia per accogliere le numerosissime persone che lo hanno atteso, che per la sua stessa sicurezza.

All’organizzazione hanno contribuito la Diocesi di Asti, la Prefettura di Asti con tutte le Forze dell’Ordine, vari Gruppi di Volontariato, ASP s.p.a. Asti Servizi Pubblici e il Comune di Asti con il Personale del Comune, nel suo complesso, dai Vigili Urbani, agli Operai, ai Funzionari e Impiegati dell’Amministrazione Comunale.

Nonostante la folla, la macchina organizzativa ha dato il meglio di sé mettendo in atto competenza, capacità organizzativa, estrema gentilezza, da parte di tutti, vigili urbani e forze dell’ordine, in testa.

Per questo ci sentiamo in obbligo di ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita dell’evento, in particolare il personale del Comune che nei giorni successivi all’evento ha continuato il lavoro per la rimozione delle transenne e di quanto era stato posto per facilitare la permanenza del Papa nella nostra città.

In questi ultimi tempi così difficili, già provata dal trauma della pandemia e straziata dal dramma della guerra, la visita di Papa Francesco nella nostra città ha portato speranza in tutta la comunità.  Mettendo in moto il mondo del volontariato, tante belle persone che anche in questa occasione hanno donato il loro tempo.

Quindi un grazie ai 400 volontari appartenenti al Coordinamento Regionale del Volontariato di Protezione Civile del Piemonte, ad A.N.A. (Ass.ne Nazionale Alpini), A.I.B. (Anti Incendi Boschivi) e A.N.C. (Associazione Nazionale Carabinieri) per le indicazioni, le informazioni e l’assistenza alle persone, fornite con professionalità e competenza, il tutto dato con un sorriso che non è sempre scontato di questi tempi.

Ma è tempo di ripartire in fretta camminando uno verso l’altro, solo così supereremo le distanze tra classi sociali tra etnie tra generazioni. Solo se si ha memoria, solo se i giovani ascoltano i drammi e i sogni degli anziani si vivrà meglio.

“Non è causale che la guerra sia tornata in Europa, nel momento in cui la generazione che l’ha vissuta nel secolo scorso sta scomparendo”.

Alla conclusione delle due “storiche” giornate del Papa nella nostra città, facciamo nostre le sue parole, in Cattedrale sull’indifferenza: “Tutti pensiamo di sapere che cosa non va nella società, nel mondo, nella Chiesa – tante cose non vanno nella Chiesa – ma poi facciamo qualcosa? L’onda del male si trasmette per indifferenza”.

Sulla pace: “Il nostro tempo sta vivendo una carestia di pace. Pensiamo ai tanti luoghi del mondo flagellati dalla guerra. Diamoci da fare e continuiamo a pregare per la Pace”.

Un grazie al nostro vescovo Marco e a tutti i suoi collaboratori per l’impegno profuso e permettete ancora un abbraccio virtuale a tutti coloro che durante la permanenza sul territorio Astigiano del nostro Papa Francesco ci hanno donato il loro tempo permettendoci di apprezzarne il senso.

L’auspicio è quello di far tesoro del loro esempio unitamente alle parole di Papa Francesco, affinché ognuno di noi possa adoperarsi, per le proprie possibilità grandi o piccole che siano, a migliorare questo nostro mondo, per ridurre il disagio e la povertà, per sostenere le famiglie, per non negare diritti e far sì che si lavori per la pace in ogni luogo.

Gruppo consiliare Partito Democratico

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