La conchiglia che inneggia al sogno nel murale di Vesod a Monale

Domenica 4 dicembre l'inaugurazione nell'ambito di "Street Art sulle colline del mare"

MONALE – Una grande conchiglia affusolata su cui compare un piccolo paese e tutt’intorno si allarga un territorio adatto per vivere e accogliere chi arriva da lontano. E’ ciò che appare nel murale che l’artista torinese Vesod ha appena terminato a Monale e che verrà inaugurato domenica 4 dicembre alle 11.

Si tratta della seconda delle tre opere in programma per l’edizione 2022 di “Street Art sulle colline del mare”, la rassegna che unisce arte, paleontologia e multiculturalità grazie alla sensibilità di cinque piccoli centri astigiani (Castellero, Chiusano, Cortandone, Monale, Settime) che ospitano i migranti con il Sistema di accoglienza e integrazione Sai.

Il murale campeggia sulla parete di una casa privata di via XX Settembre, tra la piazza del Municipio e la scuola primaria.Un punto di passaggio prezioso per ammirare l’opera e riflettere sulle nostre origini e il tempo presente“, sottolinea il sindaco Sergio Magnetti.

Una casualità rende ancora più forte il messaggio di solidarietà espresso sui muri dipinti finora a Settime (da Ascanio Cuba), Cortandone (Roberto Collodoro), Chiusano (Matteo Michele Bisaccia) e Monale: “L’abitazione abbellita dall’opera – spiega il primo cittadino – è abitata da qualche mese da quattro profughi ucraini scappati dalla guerra. La nostra speranza è che nel guardare il murale di Vesod possano trovare un po’ di pace e qualcosa di bello in cui perdere lo sguardo“.

Vesod mentre studia due conchiglie al Museo Paleontologico

Autore di circa cento grandi lavori, gli ultimi due realizzati di recente in Russia e Georgia, l’artista ha scelto il tema della conchiglia dopo aver visitato il Museo Paleontologico di Asti. Prima di mettersi al lavoro ha fatto uno studio accurato, andando a osservare dall’alto il paese per cogliere i colori autunnali della terra e riportarli con i pennelli sul grande muro, realizzando un’immagine onirica dotata di profondità e prospettiva. La parte sinistra più illuminata di quella destra: “E’ quella dove batte il sole, ho voluto rispettare fedelmente lo stato naturale delle cose” dice l’artista, che ha creato l’opera in pochi giorni su un’autoscala, ascoltando musica in cuffia.

E, in strada, i monalesi a guardare e commentare. I vicini di casa: “Adesso la nostra via è più bella“. C’è anche chi ha creduto che quello che stava nascendo fosse un omaggio a Mont-Saint-Michel e alle sue maree: “Ognuno in un murale vede quello che vuole, l’importante è suscitare emozione” dice Davide Loritano, titolare della Galleria d’arte Square23 di Torino che collabora alla realizzazione della rassegna, sostenuta dal Distretto Paleontologico dell’Astigiano e del Monferrato con il coinvolgimento del Piam (gestisce il progetto Sai).

Vesod, intanto, si prepara a riprendere in mano i pennelli per dipingere a Castellero, chiudendo il ciclo di quest’anno di “Street Art sulle colline del mare”.

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