Consegnato il Premio Agrestino 2022 al Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia di Asti
Cia rinvia la Festicamp dopo i danneggiamenti alla sede di Opessina
TONCO – Questa mattina nella sala consiliare del Comune di Tonco si è tenuta la cerimonia di consegna del Premio Agrestino 2022, alla presenza del Sindaco Cesare Fratini, dei vertici della Cia astigiana e del presidente di Cia Piemonte Gabriele Carenini.
Cia– Agricoltori Italiani di Asti dal 1987 assegna il Premio a figure che si sono particolarmente distinte per l’attività di valorizzazione e promozione del mondo agricolo e dei suoi attori.
“Quest’anno – ha detto il presidente Marco Capra – abbiamo deciso di dedicare il Premio al C.R.E.A, il Centro di Ricerca per la Viticoltura e l’Enologia di Asti che dal 1872 supporta il mondo del vino. Un’eccellenza riconosciuta a livello nazionale e internazionale”.
Per il CREA è intervenuta la responsabile della sede astigiana Antonella Bosso, che da oltre vent’anni fa anche parte dell’OIV (Organizzazione internazionale della vigna e del vino) dove è stata recentemente confermata Presidente del gruppo di esperti in Specificazione dei prodotti enologici della Commissione Enologia.
La ricercatrice ha ricordato le tappe storiche dell’istituto di via Pietro Micca: dalla fondazione nel 1872 come Regia Stazione Enologica di Asti (con decreto del re Vittorio Emanuele II) alla trasformazione in Istituto sperimentale nel 1967 fino alla nascita del Centro di Ricerca per l’Enologia nel 2008. Dal 2017 l’ente fa parte del CREA-VE, Centro di Ricerca Viticoltura Enologia che si articola in sei sedi regionali e afferisce al CREA Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, ente pubblico vigilato dal Ministero per le Politiche Agricole.
La scelta di consegnare il Premio a Tonco non è causale: il paese monferrino ha dato i natali a Carlo Mensio (1878-1968) una delle figure di spicco della ricerca in campo enologico, allievo di Federico Martinotti e vicedirettore fino al 1918 dell’allora Regia Stazione Enologica di Asti. Come ha ricordato il giornalista Paolo Monticone, Mensio mise a punto importanti studi sulla fermentazione malolattica, sul ruolo dell’anidride solforosa nella vinificazione e sulla funzione delle sostanze azotate dei mosti e dei vini. Le sue ricerche modificarono profondamente il processo di spumantizzazione del Moscato conosciuto all’epoca e gli spianarono la strada per l’ingresso nella cantina Gancia di Canelli, dove assunse il ruolo di direttore tecnico diventando uno dei più stretti collaboratori di Camillo Gancia. Negli anni a seguire si occupò anche di Vermouth, contribuendo con una propria ricetta alla creazione dell’”Amaro tonico del Monferrato, liquore d’erbe”. La grande stima acquisita nel mondo del vino lo portò infine a rivestire l’incarico di primo presidente dell’ONAV (all’epoca Ordine Nazionale Assaggiatori di Vino), fondato ad Asti nel 1951 con il sostegno della locale Camera di Commercio e dell’Accademia della Vite e del Vino presieduta dal professore emerito Giovanni Dalmasso.
Il presidente Marco Capra ha quindi annunciato che visti i danni ingenti subiti dalla sede di Opessina durante la tempesta del 4 luglio scorso, si è deciso di rinviare la Festicamp Cia che era in programma il 23 luglio a Tonco.
“In questi giorni sono iniziati i lavori di ripristino del tetto sradicato dal vento – spiegano il presidente Marco Capra e il direttore Marco Pippione – i danni sono consistenti ciò nonostante, grazie all’impegno straordinario profuso dal personale della struttura, il servizio ai soci è stato garantito senza interruzioni. Un ringraziamento particolare va alla rete delle sedi Cia, provinciali, regionali e nazionale, che ci stanno concretamente supportando. Cia Asti da questa vicenda esce più forte e motivata che mai”, concludono i due dirigenti.