Rientrato in sede il bus di Asp che ha portato in Italia trenta donne e bambini ucraini
Era partito lunedì alla volta di Przemysl, in Polonia, per consegnare i beni donati dagli astigiani
ASTI – Nel pomeriggio di ieri è rientrato al deposito Asp di Valbella il bus che lunedì sera era partito per la Polonia, trasportando i beni donati dagli astigiani alla popolazione ucraina.
Il progetto è stato sviluppato dal volontario Giovanni Ardolino e realizzato con la collaborazione di Asp, Comune di Asti e di alcune associazioni astigiane, come Il dono del volo, One more life, Protezione Civile e Croce Rossa Italiana.
“Siamo stati a Przemysl, nella zona sud della Polonia, vicino al confine con l’Ucraina, dove abbiamo consegnato medicinali, vestiario, cibo e altro materiale in un grosso centro profughi, organizzato molto bene – ha raccontato Ardolino al suo rientro ad Asti -. Sempre a Przemysl abbiamo fatto salire sul bus donne ucraine con i loro bambini piccoli, tra cui qualche neonato: trenta persone in tutto”.
Giovedì mattina, al rientro in Italia, l’autobus del servizio noleggio dell’azienda astigiana ha accompagnato alcuni profughi ucraini a Udine: una mamma e una figlia hanno infatti potuto raggiungere la loro mamma e nonna che, da anni, vive nella località friulana.
Altri passeggeri, nel pomeriggio, sono stati accompagnati a Milano. Li hanno accolti la Protezione Civile e l’associazione Emergency, che si è occupata del trasferimento e della sistemazione di una bambina, con la sua mamma, a Ragusa. Altre donne ucraine sono invece dirette a Zurigo.
Altri sette profughi, appartenenti a due differenti famiglie, sono invece arrivati ad Asti da cui sono poi ripartiti per raggiungere altrettante famiglie italiane, una di Ferrere e una di Torino, che li hanno accolti.
“Ringrazio Asp per la collaborazione e faccio i complimenti agli autisti Paolo e Claudio per la disponibilità” ha concluso Ardolino, soddisfatto dell’iniziativa con cui ha potuto effettuare il suo secondo viaggio in aiuto alla popolazione ucraina.