Dal 20 dicembre cambia l’esame di teoria per la patente
Tra i patentati piemontesi da oltre 5 anni, solo il 15,2% supererebbe di nuovo l’esame di teoria a pieno titolo, la maggior parte “rimandati”
Il vero momento di difficoltà per il conseguimento della patente B è l’esame di teoria. Un evento che si svolge una volta nella vita, ma cosa accadrebbe se gli automobilisti che l’hanno passato da oltre cinque anni lo rifacessero oggi?
L’analisi di AutoScout24 ed Egaf edizioni ha fornito alcune risposte. Tramite una simulazione, infatti, di un test attraverso una survey di domande a quiz selezionate tra quelle emanate dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e rivolte ai cittadini che hanno ottenuto la patente B da oltre 5 anni. Il risultato è stato certamente sorprendente. Pur non essendoci una bocciatura completa, pochi oggi supererebbero nuovamente l’esame a pieno titolo. Tra gli errori più comuni si segnalano i quiz su segnaletiche, incroci e limiti di velocità.
Un dato molto attuale visto che dal 20 dicembre il test di teoria cambierà con la nuova riforma e si svolgerà in formato ridotto: si passerà da 40 a 30 domande da svolgere in un tempo massimo di 20 minuti (adesso sono 30 minuti) e fino a tre errori (attualmente sono quattro).
Anche per i neopatentati piemontesi la teoria si conferma l’ostacolo principale, con il 28,5% che nel 2020 non ha superato l’esame. I patentati piemontesi da oltre 5 anni, invece, solo il 15,2% supererebbe di nuovo l’esame di teoria a pieno titolo, la maggior parte “rimandati”.
Nel 2020 sono 26.337 i cittadini piemontesi hanno superato l’esame di guida e ottenuto la patente B, pari all’87,3% di tutte le persone che hanno sostenuto i quiz. Ma la guida è solo la fase finale del test; prima bisogna superare la teoria, dove gli idonei nella regione si fermano al 71,5% (il 28,5% non lo è), un dato leggermente superiore alla media nazionale (70,2%). Tra le province, la percentuale più alta di bocciati alla teoria si registra a Novara e Biella (entrambe 31,1%). Seguono Verbano-Cusio-Ossola(30,2%), Cuneo (28,6%), Asti (28,1%), Torino (28%), Vercelli (27,2%) e Alessandria(26,7%).
Nella simulazione solo il 15,2% dei piemontesi oggi supererebbe l’esame a pieno titolo. Un dato che comunque posiziona la regione al 1° posto per tasso di promossi. Subito dopo troviamo i pugliesi (13,3% dei promossi) per toccare i minimi tra gli abruzzesi (6,1%) e i friulani (6,7%).