Nella giornata di oggi 30 novembre, il NurSind Piemonte chiederà di incontrare la Giunta Regionale per avere risposte e avanzare richieste per il comparto infermieristico, in assenza delle quali il sindacato avvierà iniziative di protesta, senza escludere una o più giornate di sciopero regionale.
È quanto si legge nel comunicato a firma del segretario regionale del NurSind Francesco Coppolella, che afferma: “Siamo alla vigilia di una quarta ondata che grazie ai vaccini sarà fortunatamente meno problematica, e non si farà attendere tra l’altro la stagione influenzale che inciderà sul settore dell’emergenza, dei pronto soccorso e dei posti letto”.
“Quest’ultimi si chiede di aumentarli senza che si possa poi incrementare il personale. Gli infermieri sospesi, seppur una percentuale minima ma comunque importante, non sono stati sostituiti visto che non si possono fabbricare e non basteranno certo le proroghe dei contratti che serviranno ad evitare il disastro non certo a migliorare la situazione. Aggiungiamo una condizione disperata di ricerca di risorse nel privato e nelle Rsa”.
“Non è finita e non lo sarà per ancora un bel pezzo e di fronte a tutto questo molti colleghi di diverse aziende non hanno ancora neanche visto l’indennità di malattie infettive di prima e seconda ondata. Una presa in giro che grida vendetta”, continua il segretario generale.
“Per andare avanti ci sarà bisogno di ulteriore sacrificio, di riposi saltati, di ore di lavoro straordinarie e di prestazioni al di fuori dell’orario di lavoro. Ci sarà bisogno di grande disponibilità che sino ad oggi non è mai mancata nonostante sono stati minimi, se non assenti, i segnali di attenzione e riconoscimento verso una professione fondamentale come la nostra. Gli infermieri sono sempre gli stessi e anche le annunciate stabilizzazioni e gli eventuali concorsi non serviranno senza una strategia organizzativa di riconoscimento e di investimenti regionali. La Regione ha investito tante risorse a chiunque decidesse di muovere anche solo un dito per dare un contributo. Manca un investimento per gli infermieri, coloro i quali, insieme ad altri ma più di altri, ci hanno permesso e ci permetteranno ancora una volta di andare avanti”.
La situazione nell’Astigiano
“L’Asl-At è una delle poche dove la direzione ha bandito un concorso a tempo determinato di 36 mesi per fare arrivare in poco tempo forze fresche. Il bando – afferma il segretario NurSind di Asti, Gabriele Montana – scade il 3 dicembre e non vediamo l’ora che venga stilata la graduatoria. Abbiamo anche firmato accordi per le prestazioni aggiuntive e ci è stato promesso che in virtù di un fondo regionale, spendibile dal 1 ottobre a fine dicembre, sia fatta simulazione di ottobre e novembre per i colleghi che hanno lavorato extra e ai quali saranno pagate le prestazioni aggiuntive”.