Martina Bodda conquista la finale nazionale Oscar Green Coldiretti

Il progetto astigiano sulla sostenibilità alla finale nazionale Oscar Green

Martina Bodda, giovane imprenditrice astigiana dell’azienda vitivinicola “Tenuta La Pergola” di Cisterna d’Asti, vola a Roma per la finale nazionale Oscar Green nella categoria “Sostenibilità”. Un importante riconoscimento che arriva dopo aver vinto il premio Oscar Green regionale.

Tante le idee innovative presentate alla premiazione Oscar Green durante la quale è emerso come, in piena pandemia Covid, sia cresciuto il numero di giovani agricoltori. Un incremento complessivo dell’8% negli ultimi cinque anni, un dato in netta controtendenza rispetto al dato generale degli imprenditori under 35 che crollano dell’11% nello stesso periodo, dall’industria al commercio fino all’artigianato, come emerge dall’analisi Coldiretti, sulla base del Rapporto del Centro Studi Divulga, con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Il settore agricolo, con la crisi provocata dall’emergenza sanitaria, è diventato di fatto un punto di riferimento importante per le nuove generazioni. Solo nell’ultimo anno, secondo l’analisi Coldiretti-Divulga, sono nate in media 17 nuove imprese giovani al giorno. Ma nel periodo della pandemia le aziende condotte da giovani si sono dimostrate anche le più resilienti, con un aumento medio dei redditi del 5,9% nel 2020 rispetto all’anno precedente, mentre quelli delle aziende over 35 sono diminuiti dell’1,3%.

La pandemia ha accelerato il fenomeno del ritorno alla terra e maturato la convinzione comune che le campagne siano oggi capaci di offrire e creare opportunità occupazionali e di crescita professionale – afferma Danilo Merlo delegato provinciale e regionale Coldiretti Giovani Impresa -. Proprio grazie alla nostra agricoltura l’Italia ha conquistato un ruolo guida a livello globale. E’ ancor di più, quindi, un onore avere un’azienda piemontese finalista a questo importante concorso, che premia l’innovazione delle imprese agricole che creano sviluppo e lavoro con l’impegno concreto dei giovani per combattere i cambiamenti climatici e salvare l’ambiente”.

Occorre sostenere lo spirito imprenditoriale giovanile abbattendo gli ostacoli burocratici, che troppo spesso si frappongono, e l’inefficienza che frena l’avvio di nuove attività di impresa contrastando anche le opportunità che possono generarsi attraverso i Bandi del Programmi di sviluppo rurale (Psr) – commenta Marco Reggio Presidente Coldiretti Asti.

La crescita dei giovani in agricoltura è sicuramente molto positiva però, necessita del supporto delle istituzioni affinché, attraverso specifiche misure, si possano attivare progetti che offrano davvero nuove opportunità”. – sottolinea Diego Furia Direttore Coldiretti Asti – “Lo snellimento delle procedure con la semplificazione, il dialogo tra le amministrazioni e l’informatizzazione, insieme alla trasparenza dell’informazione ai consumatori, sono il miglior investimento che può fare il Paese per sostenere la crescita economica dei nostri territori”.

DA SCARTO DI CANTINA A DESIGN

L’idea di Martina Bodda è dare valore agli scarti della cantina, riciclare nel rispetto dell’ambiente. Nella sua azienda, infatti, instrada tutti i processi produttivi verso una seconda vita.

I filtri del vino che usiamo in cantina durante l’imbottigliamento, anche se in cartone, una volta imbevuti non possono essere recuperati o riutilizzati e finirebbero nell’indifferenziata”. – sottolinea Martina Bodda –É durante la tesi di laurea che è nata l’idea di dare una seconda vita ai filtri riconvertendoli in oggetti di design che chiunque può utilizzare”.

I filtri del vino sono diventati richiestissimi oggetti di design. Questi vengono riutilizzati integralmente, essiccati al Sole, poi passati in fustella, nelle forme definite per oggetti di design, complementi d’arredo, componibili, scomponibili e riadattabili. Hanno il colore del vino, ma anche il suo profumo e la sua storia. Cambiano ma continuando a fare, quello che il vino fa da sempre, dall’uva al tino, alla botte, alla bottiglia e ora al filtro/design. Diventano così porta bottiglie che una volta tornati a casa, i clienti trasformano in elementi d’arredo: porta fiori, lampade, porta oggetti.

Sono tutti diversi tra loro, cambia l’intensità del colore e dell’essenza e cambia anche la forma, esprimendo una vita continua.

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