PD Asti: “Serve un confronto sui temi del territorio”

Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa sul tema delle relazioni tra istituzioni del territorio, a firma della segreteria provinciale del Partito Democratico.

Era il 2015 quando l’allora Sindaco e Presidente della provincia di Asti, Fabrizio Brignolo, proponeva e faceva votare l’inserimento negli statuti dei due enti del principio della Fraternità, ricordando il pensiero dell’attivista cattolica Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari e riferimento carismatico del Movimento Politico per l’Unità. In particolare, l’intenzione era di evidenziare il principio per cui la Fraternità pone al primo posto il bene della propria comunità, della città, della nazione, prima del bene del partito, del gruppo, della propria persona.

Troppo spesso in questi mesi abbiamo assistito ad uno scontro pubblico tra l’attuale Sindaco e il Presidente della Provincia di Asti, derivato da incomprensioni e accuse reciproche. Ci domandiamo come i toni spesso usati nella politica locale nei confronti dell’“avversario” politico del momento tengano in considerazione i principi enunciati: “nella condivisa consapevolezza che la diversità è una ricchezza e che ogni persona eletta in questa istituzione è soggetto a cui riconoscere pari dignità e rispetto”. Manca un dialogo costruttivo tra forze politiche e civiche che amministrano il territorio, siano esse di maggioranza o di minoranza. Manca totalmente la consapevolezza di queste parole lasciate alla politica da Aldo Moro, “Forse è vero che dopo avere tanto discusso, un po’ di voi è entrato dentro di noi e un po’ di noi è entrato dentro di voi”.

A perderci è il territorio, a perderci sono i cittadini. Paolo Lanfranco in questi ultimi anni ha raccolto preoccupazioni e fatto emergere contraddizioni nell’agire politico di molti, anteponendo il dialogo al proprio personalismo e protagonismo. Nell’esperienza in Consiglio provinciale e sulle ultime questioni sollevate in questo aspro dibattito, è intervenuto il consigliere del PD e sindaco di San Martino Alfieri, Andrea Gamba: «L’esperienza della lista unitaria dei territori ha consentito alla politica di confrontarsi in questi due anni sui temi concreti: strade, scuole, ponti, individuando grazie a rinnovate risorse soluzioni concrete e praticate».

«Ma la gestione del quotidiano – ha proseguito Gamba – non ha impedito di cercare le occasioni per individuare tutti insieme il ruolo che questa provincia dovrebbe avere tra dieci anni, iniziando da una valutazione oggettiva delle sue debolezze e dei suoi elementi di forza. Dialogo e competenze sono le basi su cui costruire un rinnovato patto di sviluppo sostenibile, un punto di partenza da cui crescere e una traccia per investire le nuove risorse. Al contrario, spiace vedere come troppe volte il Comune capoluogo abbia preferito la polemica al confronto istituzionale.»

Sul tema è intervenuto anche il segretario provinciale del PD, Riccardo Fassone: «Il Partito Democratico riconosce le differenze profonde e sostanziali con molte espressioni politiche, ma sta dimostrando di essere aperto a un confronto serio, permanente e rispettoso su temi fondamentali per il territorio. Da mesi lo stiamo facendo nell’ambito del centro sinistra, ci crediamo e non smetteremo mai di pensare che la città e la provincia di Asti meritino una visione più ampia rispetto a quella cui siamo ormai abituati».

Per Gianluca Forno, vicesegretario provinciale PD e sindaco di Baldichieri, «Negli ultimi due anni come partito abbiamo voluto percorrere la strada del dialogo e del confronto con tutte le parti politiche, nel rispetto delle differenze, ma con l’idea che solo così possa davvero essere perseguito il bene pubblico. Viviamo una fase di cambiamento anche generazionale che, ritengo, possa dare molto in tal senso, supposto che si sappia andare al di là degli stretti interessi di parte».

Le amministrative di Asti del 2022 inaspriranno il confronto politico e forse è il tempo di un patto politico tra forze politiche e civiche, che nei prossimi mesi impegni i soggetti sui temi del territorio anteponendoli alle scaramucce interpersonali e alle divisioni, più che legittime, tra differenti punti di vista.

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