Attività dei Carabinieri Forestali di Asti a difesa dell’ambiente
Sono stati numerosi negli ultimi giorni gli interventi dei Carabinieri Forestali a salvaguardia dell’ambiente sul territorio della provincia di Asti.
I militari della Stazione Carabinieri Forestale di Nizza Monferrato, con il supporto di colleghi della Stazione Forestale di Asti e di personale dell’Ente Parco Paleontologico Astigiano, hanno posto sotto sequestro preventivo circa un ettaro di bosco di querce nel comune di Bruno, dove erano in corso interventi irregolari di abbattimento della vegetazione. L’area è inclusa nel perimetro della “Zona di Salvaguardia del Bosco delle Sorti – La Communa”, sito di riconosciuta importanza regionale per i suoi particolari elementi di interesse naturalistico-territoriale, tra i quali si annoverano proprio i boschi a prevalenza di querce.
I militari hanno trovato impegnati nei lavori di taglio del bosco due agricoltori stranieri residenti ad Alessandria e un terzo uomo, titolare di una ditta boschiva, residente in provincia di Cuneo. Le modalità di intervento hanno arrecato danni al bosco tali da configurarsi come violazione alle norme a tutela dei beni paesaggistici, per cui i tre uomini sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria. Sono stati posti sotto sequestro anche i tronchi abbattuti, depositati in cataste nei pressi dell’area dei lavori. Sono in corso approfondimenti e sono tuttora da determinare, mediante rilievi tecnici, gli importi delle sanzioni amministrative per le violazioni al regolamento forestale regionale.
I Carabinieri Forestali di Nizza Monferrato hanno inoltre denunciato per incendio boschivo colposo un operaio cinquantenne della provincia di Torino. Nel pomeriggio di domenica scorsa i militari sono intervenuti in località Bricco Bosetti di Cassinasco, dove Vigili del Fuoco del distaccamento volontari di Canelli erano già impegnati nel domare un incendio all’interno di un bosco di robinia (cd. “acacia”). Come confermato anche dai rilievi eseguiti dai militari, l’uomo intendeva eliminare col fuoco piccoli cumuli di tralci di vite derivanti dai lavori di potatura della propria vigna, ma le condizioni di forte vento di domenica scorsa hanno fatto sì che le fiamme si propagassero rapidamente al vicino bosco. È stato lo stesso uomo, allarmato dalla situazione fuori controllo, a richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco. Sul posto sono intervenuti anche dieci unità di volontari Anti Incendio Boschivo, i quali hanno provveduto alla messa in sicurezza dell’area, monitorando la situazione fino a sera. Il fuoco ha interessato una superficie di circa 2000 metri quadrati di bosco.
Solo pochi giorni prima, lo stesso reparto Forestale dell’Arma aveva denunciato un imprenditore agricolo per smaltimento illecito di rifiuti, poiché aveva appiccato il fuoco a circa 80 metri cubi di tralci di vite che aveva accumulato su di un terreno nel territorio di Nizza Monferrato, proprio con l’intento di bruciarli. Anche in quel caso era stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco per controllare ed estinguere le fiamme. Si sottolinea che sono in vigore dal 1° marzo misure regionali straordinarie in materia di tutela della qualità dell’aria che, tra le altre cose, hanno esteso l’arco temporale di divieto generalizzato di combustione di materiale vegetale, anticipandolo al 15 settembre e prolungandolo fino al 15 aprile.
Sanzioni per percorsi fuoristrada nei boschi dell’Alto Astigiano
Durante un ordinario servizio di vigilanza nei boschi dell’Alto Astigiano, giunti nel territorio del comune di Passerano Marmorito, i Carabinieri Forestali di Asti si sono imbattuti in un motociclista che stava praticando il fuoristrada con un mezzo di tipo “motocross”. I percorsi fuori strada con mezzi motorizzati sono vietati su tutto il territorio piemontese dalla normativa regionale a salvaguardia dell’ambiente; al momento del controllo, il motociclo era inoltre privo di targa. L’uomo è stato destinatario di sanzioni amministrative per un importo totale di oltre 360 euro. Le aree forestali del Nord-Ovest Astigiano costituiscono tra le risorse più importanti della provincia dal punto di vista della biodiversità e più in generale dell’interesse naturalistico e paesistico, tanto che alcune di esse sono gestite direttamente da associazioni ambientaliste che ne perseguono la tutela. L’uso non consentito dei sentieri come circuito per il fuoristrada in tali ambienti contrasta con gli obiettivi di salvaguardia dell’ambiente che anche la pianificazione territoriale si pone in queste zone.