Torino, in piazza Castello 3mila partite Iva chiedono interventi strutturali per superare la crisi

Fipi (Futuro italiano partite Iva): “Vogliamo essere ascoltati dalle Istituzioni”

torino-piazza-castello-3mila-partite-ivaTORINO – “Dopo la serrata evitiamo la bancarotta”. La voce delle partite Iva si è fatta sentire oggi 15 novembre in piazza Castello, in una manifestazione pacifica che ha visto oltre 3mila persone unirsi nell’Alleanza delle Partite Iva per rappresentare diverse categorie di lavoratori autonomi, tra le più importanti per la tenuta del sistema Italia.

Come si evince dal comunicato stampa, la manifestazione che si è conclusa intorno alle 17 si è svolta ordinatamente e nel rispetto delle disposizioni sanitarie previste.

Abbiamo voluto sottoporre un elenco di interventi concreti, per scongiurare il crack. Alcune attività hanno già chiuso, molte sono in sofferenza e altre chiuderanno – spiega Beba Pucciatti, presidente di Fipi (Futuro Italiano Partite Iva) -. Noi siamo per il rispetto delle regole e per la tutela della salute, ma a fianco dei provvedimenti sanitari ci devono essere nell’immediato decisioni che vadano oltre i piccoli rimborsi sinora effettuati e che siano strutturali. Per questo vorremmo essere ascoltati dallo Stato e ragionare con la Regione affinché possa fare da tramite con il Governo per trovare soluzioni che non mettano ko i professionisti e le piccole imprese”.

“A questo punto, con molte partite Iva che devono scegliere se pagare bollette e tasse, oppure fare la spesa per mangiare, occorre intervenire concretamente – aggiunge la presidente Fipi come? Chiediamo l’anno fiscale bianco, una tassa ad aliquota unica, finalmente l’avvio di una seria riforma fiscale, unita alla revisione dei sistemi di controllo legati alla centrale rischi. Sostanziale per tutti è tornare a lavorare il prima possibile e prevedere indennizzi per le chiusure prolungate“.

Tra gli altri punti enunciati nel corso della manifestazione, anche la revisione previdenziale della gestione separata dell’Inps per le partite Iva: “Sono stati sospesi i contributi Inps per le aziende con dipendenti – sottolinea Paolo Fresi, vice presidente Fipi e atleta paraolimpicoma niente di analogo è stato pensato per i liberi professionisti”. Anche il mondo dello sport e degli eventi è tra i più colpiti dalle serrande abbassate per virus. “Praticamente tutte le attività sono ferme, bloccate – ha aggiunto Fresi – chi lavora con partita e chi collabora è al palo in questo momento”.

Alla manifestazione hanno partecipato come Alleanza Partite Iva:

FIPI (Futuro italiano partite Iva)

NCC (Noleggio con conducente)

AFI (Associazione Fieristi Italiana)

GOIA (Gruppo organizzato indipendente Autonomi)

AAPICAST (Artisti, Artigiani, Piccoli Imprenditori, Commercianti, Ambulanti, Simpatizzanti Torino)

Ambulanti Settimo

Associazione San Mauro Centro

FRI (Associazione civica diretta da avvocati, medici, scienziati, imprenditori, professionisti, artisti)

VRPI (Vera Rivolta Partite Iva)

Gruppo ‘Tutti in piazza. Torino C’è’

UBAT (Unione Battitori Ambulanti Torinesi)

C’erano anche le Mascherine Tricolori oggi in piazza Castello a sostegno delle varie associazioni di ambulanti, partite iva e piccoli imprenditori che manifestavano per chiedere soluzioni per non far morire le proprie attività. “Tra le nostre fila ci sono persone di ogni estrazione sociale, operai ma anche imprenditori, partite iva, tassiti, negozianti, ristoratori, insomma tutte quelle categorie che stanno subendo più di altre le restrizioni dovute all’emergenza covid e che oggi vedono le proprie attività sull’orlo del fallimento – hanno dichiarato i rappresentanti delle Mascherine Tricolorici sembrava assolutamente doveroso oggi sostenere questa protesta che non chiede elemosina o assistenzialismo, ma semplicemente di poter lavorare”.

Si sottolinea che dal palco allestito in piazza Castello, i manifestanti dell’Alleanza delle Partite Iva hanno preso le distanze dai negazionisti che si sono presentati verso la fine dell’incontro. Come si legge da una nota stampa, “queste persone sono state esortate ad allontanarsi dalla piazza, specificando che non avevano nulla a che fare con l’organizzazione, volta invece a chiedere alle Istituzioni interventi concreti per l’economia del paese”.

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