“Spesa a domicilio”, iniziativa efficace

Mariangela Cotto: «Continuerà finché ci sarà richiesta»

Spesa a domicilio iniziativa AstiASTI – “Spesa a domicilio” è il progetto nato dall’idea di Monsignore Marco Prastaro, Vescovo di Asti, a cui hanno risposto con grande partecipazione e collaborazione, il Comune di Asti e i giovani della città che ne sono diventati attori principali.

L’obiettivo è stato quello di garantire un’assistenza alimentare a coloro che non per difficoltà economiche ma per l’età (più di 65 anni) e la mancanza di aiuto famigliari, avrebbe potuto subire conseguenze drammatiche a causa dell’isolamento forzato per l’epidemia che da mesi ormai attanaglia il nostro paese o meglio dire il mondo Intero.

Ciò che è emerso dalla verifica quotidiana del servizio, è stato quello di garantire agli anziani del nostro territorio uno spazio in cui non perdere le proprie capacità di autonomia esercitando, anche, le proprie scelte alimentari.

 

L’attività di ordinazione e di consegna, svolta in collaborazione tra gli operatori della Banca del Dono e i giovani della Pastorale giovanile, ha preso piede quasi da subito recapitando in media 30 spese al giorno per poi andare man mano scemando, con l’allargamento delle disposizioni riguardanti il vincolo delle uscite dal proprio domicilio che ha anche diminuito l’inserimento di nuovi utenti al gruppo di persone che ha ordinato in modo costante la spesa.

La raccolta numerosa dei dati che ha caratterizzato questo progetto ha consentito di venire a conoscenza di cosa i nostri anziani amano portare in tavola. Il prodotto più richiesto è stata la frutta (in particolare le banane) seguita dai latticini (in particolare lo yogurt), i cereali e i suoi derivati (in particolare il pane) e dalla carne/pesce/uova (in particolare tonno e carne di vitello).
Le donne sembra che preferiscano il binomio frutta e latticini e gli uomini frutta e cereali, mentre il passato di pomodoro è stata una scelta prettamente maschile.

Molto interessante è stato anche il piacere di sentire gli anziani che chiamando per la spesa ricordavano esattamente il nome del ragazzo che gliela aveva portata la volta precedente.

I risultati positivi di questa esperienza mostrano che la sinergia tra l’azione comunale e quella della pastorale giovanile può esprimersi anche nella progettazione di iniziative di sostegno rivolte a famiglie, bambini e ragazzi del territorio utili per affrontare eventuali criticità legate all’imminente periodo estivo.

“La spesa a domicilio” – dichiarano il sindaco Maurizio Rasero e l’assessore Mariangela Cottoè stato un ascolto-attivo a famiglie concretamente esistenti, cercando di rispondere in modo più ampio possibile al loro bisogno di sostentamento fisico ma anche al loro nutrimento emotivo, psicologico e sociale, e che continuerà finché ci sarà richiesta

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