168° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato
Sarà celebrato in Questura venerdì 10 aprile. Vi indichiamo anche i principali dati relativi all’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Questura e dagli Uffici di Specialità della Polizia di Stato
ASTI – Alle 10 di venerdì 10 aprile sarà celebrato il 168° Anniversario della Fondazione della Polizia di Stato, con la necessaria sobrietà in relazione all’attuale momento storico.
La cerimonia, senza l’intervento di ospiti ed Autorità per le misure di contenimento del contagio da Covid-19 in atto, consisterà nella deposizione, da parte del Questore della Provincia di Asti Alessandra Faranda Cordella, di una corona ai Caduti della Polizia di Stato, alla presenza del Prefetto di Asti.
Alla deposizione, che avverrà al monumento ai Caduti della Polizia di Stato situato nel cortile interno della Questura e che sarà accompagnata dalle note del brano musicale “Silenzio”, prenderà parte anche il Cappellano della Polizia di Stato.
Alle 12, il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza sarà in videoconferenza con il Questore di Asti e delle altre province italiane per lo scambio degli auguri.
Di seguito, trovate i principali dati relativi all’attività svolta e i risultati conseguiti dalla Questura e dagli Uffici di Specialità della Polizia di Stato. Occorre premettere che nell’intera Provincia di Asti, nel corso degli ultimi 12 mesi, l’attività di prevenzione e contrasto dei reati operata da tutte le Forze di Polizia (anche con il concorso del Reparto Prevenzione Crimine che ha operato settimanalmente su richiesta di questo Ufficio) ha consentito di ottenere una diminuzione del numero complessivo dei delitti, passati da 7312 a 6731, con una diminuzione, in particolare, dei furti, passati da 3313 a 2761 (con un – 16%).
In diminuzione, in particolare, i furti in abitazione, passati da 1247 a 957, con una diminuzione di circa il 34%.
Ma anche il dato relativo al capoluogo rispecchia il trend provinciale: i furti sono passati da 1500 a 1465 (ma con oltre un -50% dei furti in esercizi commerciali), mentre le rapine sono state 40 (a fronte delle 44 dell’anno precedente), ed in forte flessione sono state registrate anche le estorsioni, passate da 33 a 15.
Ai risultati sopra descritti hanno contribuito in maniera determinante, per il capoluogo, le Volanti della Polizia di Stato, impegnate H24 nell’attività di controllo del territorio, prevenzione dei reati e vigilanza degli obiettivi sensibili.
Le pattuglie, 2.800, che hanno operato in costante rapporto con la sala Operativa, hanno vigilato attivamente le principali vie di comunicazione, le piazze e le vie della città, i mercati cittadini, l’afflusso degli studenti nelle scuole, le manifestazioni e gli eventi culturali, ricercando costantemente il contatto con i cittadini, vere “antenne” del territorio.
La Sala Operativa, poi, ha gestito oltre 9.000 chiamate, disponendo l’intervento degli operatori di Polizia in più di 4.200 casi.
Gli Uffici investigativi, ed in particolare la Squadra Mobile, hanno portato a termine importanti operazioni di polizia giudiziaria:
– nel maggio 2019, con l’ausilio di personale della Squadra Mobile della Questura di Catania, dava esecuzione all’Ordinanza di Applicazione di Misura Coercitiva in carcere emessa dal Tribunale di Asti nei confronti di due soggetti ritenuti responsabili del reato aggravato di rapina e sequestro di persona commessa in data 2 novembre 2018 in danno della Banca d’Alba di questo Corso Alfieri 55. L’esecuzione delle misure è avvenuta in Catania luogo di residenza dei soggetti “trasfertisti ”, nei cui confronti sono altresì stati raccolti ulteriori elementi di reato in merito ad una precedente rapina avvenuta in Torino, sempre in danno della Banca d’Alba, nell’agosto del 2018, con modalità di esecuzioni similari a quella di Asti;
– nella giornata del 4 luglio u.s., personale della Squadra Mobile di Asti dava esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere resa dalla locale Autorità giudiziaria nei confronti di un soggetto noto per i suoi trascorsi criminali, che veniva arrestato in quanto fortemente indiziato del reato di rapina aggravata in danno di persona anziana. L’attività investigativa esperita aveva consentito infatti di acquisire fondati ed inconfutabili elementi probatori circa la commissione all’inizio del maggio 2019, da parte dell’arrestato, di una rapina ai danni di un’anziana donna che, sull’uscio di casa, veniva raggiunta dal malavitoso che l’aggrediva strappandole dal collo una collana, dandosi poi a repentina fuga. La descrizione fornita nell’immediatezza dalla donna, unitamente alle modalità dell’azione delittuosa, del tutto simile ad un’altra rapina avvenuta nello stesso mese, permetteva di ricondurre i fatti-reato all’arrestato;
– nel dicembre scorso personale della Squadra Mobile di Asti e militari dei Carabinieri hanno dato esecuzione all’Ordinanza di Misura Cautelare in carcere resa dal Tribunale di Asti nei confronti di nr. 4 persone a seguito delle risultanze di un’importante attività investigativa condotta in merito a due rapine commesse in data 4 settembre 2019 presso la farmacia “Palucco” di Asti ed in data 11 settembre 2019 presso il supermercato “Carrefour express” di Asti. Le indagini hanno consentito di indentificare gli esecutori materiali dei due fatti-reato, avvenuti a breve distanza di tempo l’uno dall’altro, oltre che di individuare la rete di fiancheggiatori ai primi collegati. Nonostante uno dei rapinatori fosse stato tratto in arresto nella flagranza del reato, il gruppo criminale si era palesato estremamente pericoloso ed agguerrito, utilizzando per la commissione dei reati una pistola e potendo contare su una rete di fiancheggiatori ben delineata. Alcuni degli arrestati erano dimoranti in territori pugliese mentre un terzo, soggetto all’assolvimento dell’obbligo di firma presso la Questura di Asti, era solito però allontanarsi sia in Torino che in Provincie limitrofe;
– il 7 febbraio u.s. è stata conclusa, poi, un’articolata attività di indagine denominata “Riki cod” che ha consentito di eseguire numerosi provvedimenti giudiziari in danno di soggetti ritenuti responsabili, in concorso, della detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti di cui agli artt. 73 e 80 del DPR 309/1990. In particolare, l’attività investigativa condotta a partire dal mese di aprile 2017, ha consentito di individuare diversi gruppi di spacciatori, italiani e stranieri, addetti al rifornimento – cocaina ed eroina – ed allo spaccio della droga nel concentrico cittadino. L’indagine, ausiliata da numerosi servizi di appostamento e pedinamento, ha permesso di raccogliere incontrovertibili elementi indiziari circa la vasta rete di spaccio creata dagli arrestati, individuando e deferendo nr. 49 soggetti all’Autorità giudiziaria che, condividendo i riscontri probatori acquisiti, rendeva l’Ordinanza che disponeva la custodia cautelare in carcere per nr. 9 persone, la misura degli arresti domiciliari per nr. 6 soggetti e l’obbligo della presentazione alla P.G. per un’ulteriore individuo.
Al contempo venivano deferiti in stato di libertà per i medesimi reati nr. 52 soggetti.
Nell’ambito della Divisione Polizia Anticrimine, poi, sono stati adottati nr. 38 avvisi orali a cambiare condotta, e sono state proposte ed adottate dall’A.G. nr. 3 Sorveglianze Speciali di P.S. Tra i provvedimenti adottati si segnala, inoltre, una misura di prevenzione patrimoniale e nr. 5 ammonimenti del Questore, provvedimenti che, nel caso in cui non sia stata già sporta querela e non siano stati perpetrati reati procedibili d’ufficio, sono diretti nei confronti dell’autore di condotte moleste.
Quasi 140 gli interventi di sopralluogo della Polizia Scientifica, che in nr. 3 casi hanno portato all’identificazione di autori di reati grazie alle impronte rilevate.
La Divisione Polizia Amministrativa ha rilasciato oltre 5.200 passaporti ed 870 licenze per il porto d’armi. Numerose le attività di controllo svolte nei confronti di locali pubblici, anche con il concorso di personale dell’Ispettorato del lavoro. I controlli hanno riguardato anche depositi ed esercizi di vendita di artifici pirotecnici, mentre l’attività amministrativa di controllo è proseguita nei confronti dei detentori di armi che sono obbligati a presentare certificazione medica legale di idoneità al fine di continuare la regolare detenzione.
Quasi 20.000 gli stranieri che si sono rivolti agli sportelli dell’Ufficio Immigrazione, che ha rilasciato 5.539 permessi di soggiorno. 59 le persone colpite da provvedimento di espulsione dal territorio nazionale.
Le Specialità della Polizia di Stato hanno operato sulle strade, sulle linee ferrate e sulle vie di comunicazione “telematica” della rete Internet.
La Polizia Stradale ha rilevato quasi 210 incidenti, di cui nr. 4 mortali, contestando oltre 6.500 infrazioni al codice della strada. Più di 8.100 le persone controllate con l’etilometro, e quasi 150 i sequestri amministrativi di veicoli effettuati dalle 1629 pattuglie in servizio su strada. Tra le attività, vanno annoverate quelle ad “alto impatto” per la prevenzione della sicurezza dei trasporti, e quelle per la prevenzione delle c.d. stragi del sabato sera.
La Polizia Postale ha preso parte a nr. 33 incontri con gli studenti per trattare tematiche quali quelle del cyberbullismo e dei “pericoli” della rete, in particolare sull’uso dei social. Agli incontri hanno preso parte oltre 2.100 studenti ed oltre 150 tra insegnati e genitori.
La Polizia Ferroviaria ha effettuato quasi 530 servizi di scorta ai treni viaggiatori, impiegando oltre 1.000 pattuglie, che sui treni e nelle stazioni hanno identificato 12.150 persone.
La Sezione di Polizia Giudiziaria, infine, ha trattato circa 2000 fascicoli con attività di indagine delegata dall’Autorità Giudiziaria, riuscendo a portare ad esecuzione un provvedimento di divieto di avvicinamento, con il quale il giudice ha prescritto all’imputato di non avvicinarsi a luoghi determinati abitualmente frequentati dalla persona offesa ovvero di mantenere una determinata distanza da tali luoghi o dalla persona offesa.
Molte, anche, le iniziative poste in essere dalla Polizia di Stato che rappresentano un’ulteriore forma di vicinanza ai cittadini:
– il 6 dicembre 2019 il Capo della Polizia di Stato, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Franco Gabrielli, dopo aver incontrato i sindaci della Provincia di Asti sul tema della sicurezza nella Sala Platone del Municipio di Asti, ha scoperto la targa della rotonda stradale situata davanti alla Questura, tra via Nogaro e via Corridoni, intitolata a Salvatore Ottolenghi, medico di origini astigiane considerato il fondatore della Polizia Scientifica. Un anno prima, nell’ottobre 2018 il Questore della provincia di Asti aveva organizzato una serie di eventi dedicati a Salvatore Ottolenghi: in particolare venne inaugurata, con l’alta adesione del Capo della Polizia, la mostra fotografica “Frammenti di storia”, seguita dall’incontro/convegno ”La Polizia Scientifica tra la dattiloscopia di Ottolenghi e i nuovi traguardi tecnologici”. Proprio la positiva valutazione dell’evento aveva spinto la delegazione astigiana del Club di servizio “Lions” a chiedere alla Commissione Toponomastica del Comune di Asti l’intitolazione della rotonda cittadina, prospicente questa Questura, a Salvatore Ottolenghi. Quindi, per dare più ampio rilievo alla figura dell’illustre astigiano, proprio il 6 dicembre il Capo della Polizia di Stato ha scoperto la targa alla rotonda nel corso di una breve cerimonia. Al termine dell’intitolazione, in Questura è stata aperta la nuovissima “Stanza delle donne e dei bambini”, luogo protetto dedicato alle vittime di violenza di genere realizzato con il prezioso contributo del Club di servizio femminile “Zonta”;
– sempre nel mese di dicembre, nella Sala Pastrone del Teatro Alfieri, nell’ambito delle iniziative volute dalla Questura di Asti per la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si è svolto lo spettacolo teatrale messo in scena dalle attrici della Compagnia i Roccaroiu «Le dame (senza i cavalier) stagione 2». Presentato dal Vicario del Questore dr.ssa Vittoria Rissone, lo spettacolo, con testi originali di Loredana Corsello e regia di Gino Vercelli e Alessandra Paccagnan, si è articolato su cinque monologhi per raccontare e riflettere sulla condizione della donna, incentrati sull’analisi della figura femminile a partire dai tempi antichi, che hanno fornito lo spunto per un momento di riflessione, in un’alternanza di toni drammatici e ironici;
– nel mese di giugno è proseguito il percorso dell’Unione Industriale della Provincia di Asti e della Questura di Asti (Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta) sul tema sicurezza informatica: dopo il convegno sulla Cyber Security e gli strumenti per la gestione della sicurezza che si era tenuto il marzo precedente, si è messo il sigillo su un protocollo d’intesa per la prevenzione e contrasto dei crimini informatici. A rappresentarli, nel momento ufficiale introdotto e coordinato dal Questore, dr.ssa Alessandra Faranda Cordella, il presidente dell’Unione Industriale Andrea Amalberto e il dirigente del Compartimento della Polizia Postale e delle Comunicazioni Piemonte e Valle d’Aosta dr.ssa Fabiola Silvestri. Si è aperto, così, un canale privilegiato tra la Polizia Postale e le aziende associate all’Unione industriale di Asti: da una parte l’informazione, per essere costantemente aggiornati sulle modalità di attacco che si possono subire, dall’altra la formazione con momenti di approfondimento con i dipendenti, che spesso sono proprio l’anello debole della catena su cui fa leva l’attacco informatico.
E sempre dal mese di giugno, è on line la pagina Facebook ufficiale della Questura di Asti. “Una nuova avventura con la quale proveremo a farci conoscere ancora meglio, anche nei momenti meno “istituzionali” ma importanti per una così nobile Organizzazione”, ha precisato il Questore della provincia di Asti dott.sa Alessandra Faranda Cordella nel suo messaggio di benvenuto. La pagina ha proprio lo scopo di avvicinare ulteriormente i cittadini della città di Asti e della sua provincia alla Polizia di Stato, in una sinergia che serva “a vivere il territorio in maniera sana e sicura”. Un’iniziativa, insomma, che si pone come naturale evoluzione del precedente motto della Polizia di Stato “Vicini alla Gente” in quello attuale “Esserci Sempre”.
– su iniziativa dell’Assessore alla Cultura, Beni e Istituti Culturali ed Università del Comune di Asti e del giornalista Vanni Cornero, nell’ambito della rassegna culturale denominata “La grande Storia a Teatro”, una kermesse diretta a portare sul palcoscenico del prestigioso Teatro Alfieri di Asti eventi storici di prima grandezza ed astigiani eccellenti, il 13 novembre 2019, con l’intervento di personale della Polizia di Stato, Autorità e pubblico, ha avuto luogo un evento dedicato alla figura di Salvatore OTTOLENGHI. Andrea Giuliano, Sostituto Commissario della Polizia di Stato e autore del libro “Salvatore Ottolenghi – le impronte digitali in polizia scientifica e medicina legale“, ha illustrato l’affascinante figura di Ottolenghi, con accanto il Questore della provincia di Asti, dott.ssa Alessandra Faranda Cordella, ed il Vice Questore Davide Balbi, dirigente del Gabinetto di Polizia Scientifica del Piemonte e Valle d’Aosta;
– in occasione della ricorrenza di San Valentino, nel pomeriggio di venerdì 14 febbraio, la Polizia di Stato ha dato luogo ad un’iniziativa nell’atrio della Stazione Ferroviaria di Asti, diretta ad intercettare i numerosi pendolari che quotidianamente transitano, di rientro dai luoghi di lavoro, ed a informare la cittadinanza, e le donne in particolare, sui percorsi attivi ad Asti contro la violenza alla donna, con informazioni sull’attività svolta in materia dagli Uffici della Polizia di Stato. Nella circostanza, è stata allestita una postazione con personale della Questura e della Polizia Ferroviaria, che, anche mediante la distribuzione di materiale informativo e la visione di filmati, ha fornito chiarimenti e indicazioni sull’argomento, spiegando quali siano oggi gli strumenti ed i percorsi per contrastare il fenomeno nonchè l’impegno quotidiano della Polizia di Stato. L’iniziativa si è inserita nell’ambito del progetto “Questo non è amore”, ideato e promosso dalla Direzione Centrale Anticrimine del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, che ha l’obiettivo di superare gli stereotipi e i pregiudizi, per diffondere una nuova cultura di genere e aiutare le vittime di violenza a vincere la paura, rompendo la fitta rete di isolamento e vergogna. Nei due anni della prima fase del progetto, a livello nazionale, sono state quasi 80 mila le vittime di violenza che si sono rivolte alla Polizia.
– nell’ambito della campagna itinerante di educazione alla legalità “Una vita da Social“, progetto ideato e curato dal Servizio Polizia Postale e dall’Ufficio Relazioni Esterne del Dipartimento della P.S., il 20 febbraio ha fatto tappa in città il Truck, un bus allestito a spazio multimediale e simbolo del progetto che ha coinvolto numerosi studenti ed insegnanti.
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