L’8 gennaio una videoconferenza con Dacia Maraini

L’autrice presenterà il volume “Vita mia” in dialogo con Nicoletta Fasano

Sono tre le videoconferenze di gennaio promosse da Polo Cittattiva per l’Astigiano e l’Albese_ I.C. di San Damiano d’Asti, Museo Arti e Mestieri di un Tempo e Comune di Cisterna con Fra Production Spa, Israt, Gruppo di Studi Ebraici di Torino, Casa della Memoria della Resistenza e della Deportazione di Vinchio, Associazione “F. Casetta”, Gazzetta d’Asti, Libreria “Il Pellicano” e Aimc di Asti.

Gli incontri sono gratuiti e aperti a tutte le persone interessate. Gli insegnanti di ruolo riceveranno il codice da inserire sulla Piattaforma Ministeriale Sofia.

Lunedì 8 gennaio, alle 18:30, in videoconferenza (Meet) Dacia Maraini presenterà “Vita mia. memorie di una bambina in un campo di prigionia” (Rizzoli). Ne discuterà con Nicoletta Fasano.

È il 1943, Dacia Maraini ha sette anni e vive in Giappone con i genitori e le sorelline Toni e Yuki. Suo padre, Fosco, insegna all’università di Kyoto, sua madre, Topazia Alliata, è felicemente integrata nel tessuto della città. Il sogno è la pace, si pensa che la guerra finirà presto. Tutto precipita, invece, quando Fosco e Topazia decidono di non giurare fedeltà al governo nazifascista della Repubblica di Salò. La coppia e le figlie vengono portate in un campo di concentramento destinato ai traditori della patria. Per la famiglia Maraini iniziano gli anni più difficili della loro esistenza: con pochi grammi di riso al giorno, tra fame, malattie, attesa, gelo e vessazioni, dovranno imparare a sopravvivere rinchiusi in un luogo ostile insieme ad altri prigionieri. Una delle voci più importanti della nostra narrativa torna in libreria con il suo libro più intimo, il racconto di un tempo terribile tenuto chiuso per decenni in un cassetto della memoria. In una cronaca vivida, dolorosa, commista a pagine di speranza, di incredulo stupore, attraverso gli occhi di una bambina ripercorriamo i lunghi mesi della prigionia di Dacia e dei Maraini nel campo giapponese. Per non dimenticare gli orrori del Novecento, e per celebrare il coraggio, la fedeltà alle idee, il rifiuto del razzismo di una famiglia che ha lasciato il segno nella Storia, e di chi come loro ha lottato per la libertà di tutti.

Link al modulo d’iscrizione: https://www.museoartiemestieri.it/index.php/eventi/vita-mia

Giovedì 18 gennaio, alle 18, in videoconferenza (Meet) Anna Foa e Emilio Jona saranno protagonisti di un “dialogo sull’ebraismo attraverso due libri”. Modera Nicoletta Fasano.

Due studiosi, due amici, due saggi: “Gli ebrei in Italia. I primi 2000 anni” (Laterza, 2022) di Anna Foa ed “Essere altrove. Scritti sull’ebraismo” (Neri Pozza, 2022) di Emilio Jona. Un dialogo sull’ebraismo per conoscere, riflettere e comprendere. L’incontro è organizzato insieme al Gruppo di Studi Ebraici di Torino. Il GSE approfondisce temi legati sia alla cultura ebraica che alla politica, con particolare riguardo alla valorizzazione delle minoranze. È interessato alla diffusione e allo sviluppo di iniziative mirate alla pace in Medio Oriente. Pubblica un bimestrale che si può leggere sul sito www.hakeillah.com.

Link al modulo d’iscrizione: https://www.museoartiemestieri.it/index.php/eventi/dialogo-sull-ebraismo

Infine, lunedì 29 gennaio, alle 18, in videoconferenza (Meet) Nicoletta Fasano presenterà “Se tutto il mare di questa terra fosse inchiostro… deportazioni, storia, memorie” (Israt). Ne discuterà con Silvano Valsania. Il volume ricostruisce le vicende degli internati militari, dei deportati politici e dei deportati razziali della provincia di Asti, ricostruite nel più ampio contesto nazionale con riflessioni metodologiche sul tema della memoria e della testimonianza.

Link al modulo d’iscrizione: https://www.museoartiemestieri.it/index.php/eventi/se-tutto-il-mare

Per informazioni: polocittattiva_formazione@icsandamiano.edu.it

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