Michele Chiarlo festeggerà le 60 vendemmie con un evento esclusivo all’insegna della solidarietà

CALAMANDRANA – Vi sono alcuni traguardi, nella vita personale e professionale, che debbono necessariamente venire degnamente festeggiati.

Ecco perché Michele Chiarlo – volto storico della viticultura piemontese, a capo di una delle cantine più rappresentative del territorio, con vigneti nel Monferrato, nelle Langhe e a Gavi – ha deciso di celebrare le sue 60 vendemmie con un evento speciale in programma mercoledì 3 ottobre. Quando, presso il ristorante “Tra la Terra e il Cielo” nel castello di Moasca, si svolgerà una cena di beneficenza cui si potrà partecipare previa prenotazione (da effettuarsi al numero +39 345 2510469 o consultando la pagina Facebook Michele Chiarlo, indicazioni valevoli anche per ottenere ulteriori informazioni).

L’evento coinvolgerà ben quattro ristoranti stellati del territorio: “San Marco” di Canelli, “Guido da Costigliole” di Santo Stefano Belbo (CN), “Il Cascinale Nuovo” di Isola d’Asti e “Cà Vittoria” di Tigliole, per un menù inedito, accompagnato dai migliori vini della cantina Chiarlo.

Il celebre logo della casa vinicola Chiarlo

Si preannuncia una serata esclusiva, in cui la famiglia Chiarlo ricorderà le tappe più significative della storia “vinicola” di Michele: dall’impegno profuso nella valorizzazione del vitigno Barbera, che ha portato al riconoscimento della denominazione Nizza, alla produzione di grandi Barolo, resa possibile grazie alle acquisizioni di vigneti a Cannubi e Cerequio. Un cammino, quello di Michele, sostenuto dai figli Alberto e Stefano e da una grande passione per il territorio, che ha portato alla realizzazione di progetti legati all’arte (come l’Art Park La Court), alla cultura e alla solidarietà.

Attenzione al mondo del sociale che porterà non a caso a devolvere l’incasso netto della serata all’associazione AgerS “I Talenti” di Calamandrana, per sostenere il progetto “La Porta è Aperta” – dedicato all’inclusione sociale, ricerca, apprendimento e occupazione dei giovani affetti da disabilità intellettive come autismo e sindrome di down.

«Ho voluto coinvolgere i volontari del Progetto “La Porta è Aperta” nei festeggiamenti per le mie 60 vendemmie, per dare un senso ancora più profondo a questo traguardo – sottolinea l’imprenditore vitivinicolo – Un piccolo gesto per aiutare i giovani affetti da disabilità intellettive a trovare un’occupazione, partecipando così attivamente alla vita sociale e lavorativa della nostra comunità».

Durante la serata saranno inoltre messi all’asta 3 lotti speciali da sei bottiglie ciascuno: una cassa con le migliori annate di Barbera La Court, una con le migliori annate di Barolo Cerequio e una terza con le annate storiche dei migliori Barolo di Chiarlo.

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