Michele Chiarlo festeggerà le 60 vendemmie con un evento esclusivo all’insegna della solidarietà
CALAMANDRANA – Vi sono alcuni traguardi, nella vita personale e professionale, che debbono necessariamente venire degnamente festeggiati.
Ecco perché Michele Chiarlo – volto storico della viticultura piemontese, a capo di una delle cantine più rappresentative del territorio, con vigneti nel Monferrato, nelle Langhe e a Gavi – ha deciso di celebrare le sue 60 vendemmie con un evento speciale in programma mercoledì 3 ottobre. Quando, presso il ristorante “Tra la Terra e il Cielo” nel castello di Moasca, si svolgerà una cena di beneficenza cui si potrà partecipare previa prenotazione (da effettuarsi al numero +39 345 2510469 o consultando la pagina Facebook Michele Chiarlo, indicazioni valevoli anche per ottenere ulteriori informazioni).
L’evento coinvolgerà ben quattro ristoranti stellati del territorio: “San Marco” di Canelli, “Guido da Costigliole” di Santo Stefano Belbo (CN), “Il Cascinale Nuovo” di Isola d’Asti e “Cà Vittoria” di Tigliole, per un menù inedito, accompagnato dai migliori vini della cantina Chiarlo.
![](https://dentrolanotiziabreak.it/wp-content/uploads/2018/09/DLN-logo-michele-chiarlo.png)
Si preannuncia una serata esclusiva, in cui la famiglia Chiarlo ricorderà le tappe più significative della storia “vinicola” di Michele: dall’impegno profuso nella valorizzazione del vitigno Barbera, che ha portato al riconoscimento della denominazione Nizza, alla produzione di grandi Barolo, resa possibile grazie alle acquisizioni di vigneti a Cannubi e Cerequio. Un cammino, quello di Michele, sostenuto dai figli Alberto e Stefano e da una grande passione per il territorio, che ha portato alla realizzazione di progetti legati all’arte (come l’Art Park La Court), alla cultura e alla solidarietà.
Attenzione al mondo del sociale che porterà non a caso a devolvere l’incasso netto della serata all’associazione AgerS “I Talenti” di Calamandrana, per sostenere il progetto “La Porta è Aperta” – dedicato all’inclusione sociale, ricerca, apprendimento e occupazione dei giovani affetti da disabilità intellettive come autismo e sindrome di down.
«Ho voluto coinvolgere i volontari del Progetto “La Porta è Aperta” nei festeggiamenti per le mie 60 vendemmie, per dare un senso ancora più profondo a questo traguardo – sottolinea l’imprenditore vitivinicolo – Un piccolo gesto per aiutare i giovani affetti da disabilità intellettive a trovare un’occupazione, partecipando così attivamente alla vita sociale e lavorativa della nostra comunità».
Durante la serata saranno inoltre messi all’asta 3 lotti speciali da sei bottiglie ciascuno: una cassa con le migliori annate di Barbera La Court, una con le migliori annate di Barolo Cerequio e una terza con le annate storiche dei migliori Barolo di Chiarlo.