Oltre 2.500 euro all’Asta dei vini battuta da Donne Impresa Coldiretti Asti per la Casa delle Rose di Moncalvo
Ai fornelli le Cuoche Contadine degli Agriturismi di Campagna Amica Asti
Ha fruttato oltre 2.500 euro l’Asta dei vini benefica organizzata, mercoledì scorso al Mercato Contadino di Campagna Amica Asti, da Donne Impresa Coldiretti Asti, per sostenere il progetto “La Casa delle Rose” di Moncalvo, il luogo sicuro, protetto e accogliente riservato alle donne che hanno terminato il percorso di affrancamento da violenza/abuso.
Ventotto le batterie di vini astigiani e del nord Italia battuti all’Asta dalla Responsabile di Donne Impresa Monica Monticone, dal Direttore Coldiretti Asti Diego Furia e dal sommelier e wine-coach dell’EnotecAmica Paolo Noto.
Una serata alternativa che ha unito la buona tavola, quella preparata dalle Cuoche Contadine con i prodotti stagionali astigiani di Campagna Amica, al buon vino, rigorosamente selezionato dall’EnotecAmica, in un contesto di socialità, altruismo e allegria.
Tra i presenti, anche il sindaco di Asti e presidente della Provincia Marco Rasero, l’Assessore cittadino all’Urbanistica Monica Amasio e dal Presidente della Commissione delle Pari Opportunità Nadia Miletto.
Organizzata in collaborazione con l’Associazione Rinascita Odv e il Coordinamento Provinciale di Libera Asti, la serata è così stata occasione per richiamare l’attenzione su una delle tematiche, tra le più tragiche, che investono il mondo femminile, e, soprattutto, per sostenere progetti loro dedicati.
“In particolare, la Casa delle Rose, ricavata da un cascinale confiscato alla mafia nel 1996 e dedicato alla memoria della 17enne vittima di mafia Graziella Campagna, è stata pensata per ospitare donne che si accingono a riprendere una vita autonoma, con la supervisione, a distanza, di un operatore specializzato, in modo da giungere a un reinserimento graduale accompagnato – ha spiegato la volontaria di Libera Asti e di Rinascita Liliana Maccario.
“Grazie alla Legge 109/96 di iniziativa popolare e di giustizia sociale, fortemente voluta da Libera e sostenuta da oltre un milione di firme, nel 2004 Cascina Graziella era poi stata assegnata dalla Prefettura di Asti al Comune di Moncalvo che, a sua volta, aveva bandito un progetto che avesse finalità e scopi sociali – ha spiegato il referente di Libera Asti Simone Barbiero -. Bando vinto dalla Odv Rinascita di Asti che, terminati i lavori edili, dovrà ora provvedere al completamento del giardino, alla gestione delle persone e all’acquisto una piccola auto per gli spostamenti/approvvigionamenti”.
“Coldiretti sta facendo la differenza sul territorio – ha detto il sindaco Rasero, – non solo con la difesa del Made in Italy, ma anche con iniziative di socializzazione e attenzione a temi di particolare importanza”.
“Questa serata è l’espressione di uno dei volti migliori di Coldiretti Asti, sempre in prima linea per sostenere il territorio, con la consapevolezza che la crescita virtuosa e lo sviluppo sostenibile di una società non possa prescindere dal benessere dei suoi abitanti, soprattutto, delle fasce più fragili, affinché tutti abbiano gli strumenti necessari per concorrere al successo del territorio stesso”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Asti Diego Furia.
“Un plauso va alle promotrici della serata: Monica Monticone e Liliana Pipia di Donne Impresa, oltre che alle Cuoche Contadine Giovanna Soligo dell’Agriturismo Cascina San Nazario di Montechiaro d’Asti, Barbara Zavattero dell’Agriturismo Ca D’ Pinot di Asti, Paola Arpione dell’Agriturismo Tre Colline in Langa di Bubbio e Ronco Eleonora dell’Azienda Agricola Agrituristica La Stella Polare di Villanova d’Asti che, per l’occasione, hanno cucinato gratuitamente per meglio sostenere la raccolta fondi”, ha concluso il Presidente Coldiretti Asti Marco Reggio.
In chiusura, anche l’intervento della società Amorin per rilanciare il progetto Etico relativo alla raccolta di tappi usati di sughero. Conferendoli nell’apposito box posizionato al Mercato Contadino di Campagna Amica in corso Alessandria 271 ad Asti, Amorin farà realizzare oggetti di design il cui ricavato andrà al sostegno dell’Associazione Rinascita per il progetto Casa delle Rose.