Di fronte agli aumenti dei prezzi del carrello7 famiglie su 10 riducono gli sprechi a tavola, quasila metà taglia il superfluo e in 4 famiglie su 10 torna la lista della spesa (38%).Questi sono solo alcuni dei comportamenti virtuosi che le famiglie italiane stanno adottando percontrastare l’impatto degli aumenti sul bilancio familiare.In molti vanno a caccia di promozioni (38%),spesso a discapito della qualità, circa 1 famiglia su 2 guarda con più attenzione al rapporto prezzo/kg di prodotto degli alimenti (47%) e soprattutto taglia il superfluo (48%) a tavola. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti relativa alle strategie adottate dagli italiani secondo Ismea di fronte all’aumento dell’inflazione che a maggio per l’Istat sale al 6,9%, il massimo dal 1986.“Sulle tavole degli italiani– sottolinea il presidente di Coldiretti AstiMarco Reggio–sono così tornati i piatti del giorno dopo come polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia. Ricette che non sono solo un’ottima soluzione per non gettare nella spazzatura gli avanzi, ma aiutano anche a non far sparire tradizioni culinarie del passato secondo un’usanza molto diffusa che ha dato origine a piatti diventati simbolo della cultura enogastronomica del nostro territorio”.La propensione al risparmio, in ogni caso,non sembra intaccare l’attenzione verso la qualità di ciò che si porta a tavola con il 70% degli italiani che – continua la Coldiretti – non intende rinunciare al prodotto 100% italianoanche per sostenere l’economia e l’occupazione nel proprio Paese.“Per garantirsi prodotti freschi e di qualità, ma anche per sostenere il sistema produttivo territoriale, non cadere negli inganni e risparmiare, il nostro consiglio è di acquistare prodotti locali comprando direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica, in questo modo si riducono gli spostamenti, gli intermediari, e si riduce notevolmente l’impatto sull’ambiente”, sottolineaDiego Furiadirettore di Coldiretti Asti.Se i prezzi per le famiglie corrono l’aumento dei costi colpisce duramente – precisa la Coldiretti – l’intera filiera agroalimentare a partire dalle campagne dove più di 1 azienda agricola su 10 (11%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività, secondo il Crea. In agricoltura si registrano infatti aumenti dei costi che vanno dal +170% dei concimi al +90% dei mangimi al +129% per il gasolio.“Occorre lavorare da subito per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni– concludonoReggio e Furia–Nell’immediato bisogna intervenire per contenere il caro energia ed i costi di produzione con rapide azioni per salvare aziende e stalle e strutturali per programmare il futuro”.Le strategie degli italiani per risparmiareRidurre gli sprechi alimentari 68%Ridurre l’acquisto di beni superflui 48%Prestare attenzione al prezzo Euro/Kg 47%Cercare le promozioni 38%Fare la lista della spesa 37%Fonte. Elaborazioni Coldiretti su dati Ismea/Nielsen
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