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“V-Day” alla Casa di Riposo Città di Asti – Dentro la notizia

ASTI – Oggi27 dicembre anche in Piemonte è il “V-Day”,data scelta dall’Unione Europea per dare il via simbolicamente alla vaccinazione anticovid.Le prime910 dosi della Pfizer/Biontechsono state consegnate in mattinata all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, dove il personale ha provveduto alla suddivisione delle quantità assegnate alle10 strutture da cui è partita la campagna vaccinale.Le prime somministrazioni sono destinate esclusivamente a operatori del servizio sanitario regionale, ospiti e personale delle Rsa.I mezzi della protezione civile hanno trasportato le scatole con le 70fiale destinate alla Casa di Riposo Città di Asti, dove a Mezzogiorno sono iniziate le vaccinazioni. Presenti il vicepresidente della Regione Piemonte  Fabio Carosso e l’assessore regionale alla Protezione Civile Marco Gabusi, insieme al sindaco Maurizio Rasero, al commissario dell’Asl di Asti Giovanni Messori Ioli e al presidente dell’Ordine dei Medici di Asti Claudio Lucia.Il prodotto è stato distribuito in una cryo-box, borsa che consente di mantenerlo a una temperatura tra i 2 e gli 8°, unitamente ai materiali per la somministrazione (siringhe, aghi, diluenti).Dopo venti giorni è previsto il richiamo.Le parole del sindaco Maurizio RaseroQuello di oggi sigla simbolicamente un momento storico per tutta Europa e anche per noi. Queste prime poche dosi del vaccino anti-Covid sono poche, ma vuol dire che si inizia e che ci deve essere speranza. Vorrei tanta informazione. Questo vaccino non è obbligatorio, ci saranno persone che non vorranno farlo, scelta rispettabile purché presa con coscienza. Io sono fra coloro che sostengono l’importanza della vaccinazione; se in passato non ci fossero state le vaccinazioni, probabilmente l’umanità non sarebbe al punto in cui è oggi, a partire dal 1959 con la poliomelite, il vaiolo etc.La medicina attuale ha raggiunto un livello di avanguardia rispetto al passato, e il vaccino può essere l’unico strumento per cercare di tornare a una vita normale. Questo è l’augurio sentito che faccio in questo momento ai cittadini astigiani, ma che rivolgo a tutta l’umanità.

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