Una serata di dialogo tra Luciano Fontana e Aldo Cazzullo in Sala Beppe Fenoglio – Dentro la notizia
ALBA (CN) – Il variegato programma di eventi della“Primavera di Alba”verrà allietato con un nuovo appuntamento letterario, organizzato dall’assessorato alla Cultura del Comune.Domani(sabato 5 maggio)alle 18.30,il direttore delCorriere della Sera,Luciano Fontana, presenzierà in sala Beppe Fenoglio per un dialogo con il giornalista e scrittore albeseAldo Cazzullo.Luciano Fontana, laureato in filosofia del linguaggio a Roma, ha lavorato per undici anni all’Unitàdove si è occupato di politica italiana, cronaca amministrativa e giudiziaria. Dal ’97 è a Milano alCorriere della Sera, dove nel 2015 è succeduto a Ferruccio de Bortoli come direttore.Foto di Terrasque aka Filippo Caranti – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=63230904L’albese Aldo Cazzullo, dopo quindici anni aLa Stampa, è passato alCorriere della Serain veste di inviato speciale ed editorialista e, dal 2017, cura la pagina delle Lettere. E’ inoltre autore di oltre dieci libri sulla storia e l’identità italiana.Nel corso della serata albese,ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, si parlerà anche del nuovo libro di Fontana:Un paese senza leader – Storie, protagonisti e retroscena di una classe politica in crisi, edito da Longanesi. Dal suo osservatorio privilegiato di direttore del prestigioso quotidiano di via Solferino, Fontana sviluppa una panoramica disincantata sullo stato di crisi in cui si trova la classe politica italiana.A poche settimane dalle elezioni politiche, dopo una campagna elettorale che ha svelato una classe dirigente assai scissa e frammentata,Un Paese senza leader…si propone come un’analisi della controversa politica italiana e dei suoi protagonisti.Dal timone del primo quotidiano d’Italia, Fontana rintraccia le tensioni generate dalle dinamiche politiche degli anni recenti, esaminando gli episodi più rilevanti.Non possono mancare, inoltre, i ritratti inediti di personalità conosciute da vicino come Berlusconi, Renzi, Salvini, Grillo, D’Alema, Veltroni e Prodi.