Una passeggiata a Villafranca vale un giro nella storia del Mare Padano – Dentro la notizia

VILLAFRANCA – Chi le trova giocose e chi misteriose, chi si domanda che cosa rappresentano e chi lo sa con certezza: comunque sia, le grandi sculture del Mare Padano a Villafrancafanno parlare di sé.Molta curiosità all‘inaugurazione di sabato scorso,quando i partecipanti hanno potuto osservare da vicinodue versioni del mastodonte, del rinoceronte e della balena creati da Giorgia Sanlorenzo.Le altre sculture sistemate a VillafrancaIlComune,che ha ideato ilprogetto “Fossili come Arte – Arte come Fossili”,ha scelto di posizionare lequattro opere in ferro trattatoin altrettantipunti del centro storico:“Le sculture– ha spiegato ilsindaco Anna Macchia–vogliono ricordare il passato di Villafranca e della Valtriversa, il cui territorio ha restituito nei secoli i resti scheletrici dei grandi cetacei o vertebrati terrestri, eredità del Mare Padano. Quella storia lontana ci aiuterà a ricordare che l’età Villafranchiana, in cui vissero anche i mastodonti e i rinoceronti, prende nome proprio da qui”.Accanto alle sculture, i totem con QR Codein cui si spiega la vita degli animali preistorici rappresentati, immersi nel contesto urbano, nel quale si innestano perfettamente: il rinoceronte attende i bambini alParco del Valentinomentre la prima versione del mastodonte, rincorso da pesciolini, conchiglie e stelle marine, accoglie chi si accinge a imboccare la via centrale divia Romae sarà visibile agli anziani ospiti della Casa di riposo “Dr. Venanzio Santanera”.Un altro mastodonte sembra muoversi nel contesto suggestivo dipiazza delle Pollaie, meta irrinunciabile per i lettori della Biblioteca Civica Paolo Luotto, mentre ha un’espressione bonaria la balena che s’innalzain piazza Sabbioni, ai piedi della chiesa parrocchiale dei Santi Elena ed Eusebio.“Un pezzo della nostra storia adesso è davvero a portata di mano, mentre attendiamo visitatori e turisti: anche un progetto come questo aiuta a rivitalizzare il centro storico” l’annuncio delsindaco Macchia.Mauro Pittarelli, a capo dell’Ufficio Tecnico del Municipio,ha espresso un auspicio: “Il Comune, finanziando il progetto, ha fatto la sua parte: ora speriamo che il rispetto civico di tutti noi preservi le sculture da eventuali atti vandalici”. Giorgia Sanlorenzo, fondatrice del progetto TerrEmerse, ha affascinato con il racconto sulle sue opere nate in laboratorio, ispirate dall’amore per il Mare Padano, e di come non siano casuali i colori posati a tratti sul ferro trattato.Realizzate anche con fondi regionali concessi alDistretto del mastodonte(commercio di vicinato), le quattro installazioni entro l’anno si vedranno affiancare daaltri allestimenti artistici:in piazze e luoghi di proprietà comunale, nel cuore del centro storico come ai margini, compariranno il delfino, il pesce, la conchiglia, la tigre dai denti a sciabola (estinta come il mastodonte), la macaca, la tartaruga e il cipresso calvo.In chiusura il primo cittadino ha tenuto a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a realizzare la prima parte del progetto. Orgogliosi gli amministratori comunali intervenuti alla cerimonia. L’applauso più sentito ai dueoperai comunali Stefano Venturi e Alessandro De Roseche, sotto la regia dell’artista e di Pittarelli, hanno materialmente collocato le sculture: sono stati loro, mentre le fissavano al suolo, a dover rispondere per primi alle curiosità dei passanti.