“TUTTI A PROCESSO per STREGONERIA”: Disabili, belle donne, gay, perfino le GALLINE e i GATTI I L’orrore è dietro l’angolo di casa nostra: non si può più tacere

gallina - pexels- dentrolanotiziabreak

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“Tutti a processo per Stregoneria: Disabili, belle donne, gay, e perfino le GALLINE e i GATTI. La strage più ignobile di sempre. E l’orrore dietro l’angolo di casa nostra: non si può più tacere. È la storia che parla.

Tutti quanti hanno letto, da qualche parte, almeno una volta, storie terribili di donne messe al rogo, letteralmente, con l’accusa di stregoneria. Uccise in modo orribile.

La storia ci ha mostrato prove inconfutabili su questo: un lungo corso di processi sommari, vergogne secolari che molto spesso sono state sottaciute.

Ancora oggi la società ne porta le ‘stimmate‘: e la cosa assurda è che succedeva proprio sotto casa nostra, dietro l’angolo di casa. Con complicità diffuse.

Si pensa che ciò possa appartenere a epoche ormai lontane, quelle del Medioevo: eppure non è esattamente così. Oramai ci sono le prove e non si può più tacere.

Streghe al rogo sotto casa nostra: e non solo donne

Nel 1560, e fino più o meno al 1660 si visse un secolo che, per certi versi, e per molti studiosi è da considerare come una vera e propria ‘epoca moderna’: eppure proprio in questo lasso di tempo, ben oltre il pieno Medioevo dove certe convinzioni e pratiche piuttosto ‘barbariche’ erano parecchio diffuse, continuavano a prodursi azioni e crimini fondati meramente su illazioni fantasiose e prove di alcun fondamento.

Come la caccia alle streghe: ma la cosa ancor più surreale è che tale caccia non era indirizzata ‘solo’ (si fa per dire) verso donne (anziane o mature, giovani o meno giovani che fossero) ma anche a uomini considerati ‘dubbi e equivoci’, oltre che a bambini ‘sospetti’ e perfino animali. Sì, esatto. Anche gli animali.

strega - carte - magia - pexels- dentrolanotiziabreak
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Stregoneria: il processo sommario più orribile di sempre

Non era raro che si trovassero alla ‘sbarra’ dei processi, per lo più sommari e privi di prove (e quali, d’altronde?) anche semplici animali da aia: in particolare galli e galline. Sì, avete capito bene: le galline venivano ‘catturate’ e additate di stregoneria. Si riteneva che streghe o demoni si fossero incarnati in quelle galline. La stessa sorte toccava ai gatti, accusati di essere diavoli incarnati.

Inutile soffermarsi sul destino che aspettava questi animali al varco. Decisamente più macabro è pensare a quel che capitava ai bambini che, additati per via delle loro presunte ‘diversità’, finivano sul proverbiale banco degli imputati. Lasciamo a voi immaginare cosa accadesse loro. Bambini che, evidentemente, potevano manifestare una certa ‘iperattività’, come oggi la scienza e il sentore comune ha identificato: per intenderci, poteva bastare che la vivacità dei bimbi fosse un po’ più accentuata del normale per accusarli di essere diavolo risaliti in terra dagli inferi. Naturalmente non vi erano conoscenza su situazioni cliniche quali l’ADHD, ad esempio: figurarsi poi per chi poteva trovarsi all’interno di uno spettro autistico, o nascere con la sindrome di Down o altre simili. Alla stessa stregua, uomini con evidenti – o meno – inclinazioni sessuali considerate blasfeme, per l’epoca, erano destinati allo stesso oblio di accuse e di torture. Naturalmente, dietro tutto questo, oltre che pregiudizi e cecità morale, vi erano anche altri interessi: spesso, personali, veniali, economici. Confiscare i beni di una strega o di un ‘posseduto’, o reclamare la ‘carnalità’ della moglie di un ‘demone incarnato’ era prassi e quasi un atto dovuto: una sorta di ‘rimborso‘ per colui che liberava la terra da queste creature terribili.