Torna “Monfortinjazz” nell’Auditorium Horsowski di Monforte d’Alba – Dentro la notizia

MONFORTE D’ALBA (CN) –Torna nello splendido Auditorium Horsowski di Monforte d’AlbaMonfortinjazz, una delle più storiche rassegne del panorama italiano dedicate alla musica di qualità.Organizzata dall’associazioneMonforteartein collaborazione conPonderosa Music & Artse con la direzione artistica di Renato Moscone, la manifestazione musicale caratterizza da quarantasei anni il mese di luglio nella Langa del Barolo, con un’anima jazz ma da sempre aperta alle esperienze musicali più disparate. Una manifestazione che nel corso della sua lunga vita ha portato a Monforte grandissimi artisti e soprattutto ha saputo assumere un carattere speciale, raffinato e amichevole.L’edizione 2022, la prima finalmente a capienza piena, si apredomenica 10 luglioconMatteo Mancuso. In poco tempo il nome di questo chitarrista palermitano del 1996 ha fatto il giro del globo. La sua tecnica chitarristica è rivoluzionaria per precisione e sensibilità, in grado di attraversare generi musicali differenti in totale controllo e disinvoltura. Come unenfant prodigedalla sua città ha già girato il mondo in numerose formazioni, cimentandosi con la musica che va da Wes Montgomery al jazz contemporaneo. Musicista poliedrico, padroneggia sia la chitarra classica che la chitarra elettrica e proprio per quest’ultimo strumento ha sviluppato la personale tecnica: senza plettro, utilizzando solamente le dita, esprime un linguaggio musicale unico. Nel 2022 è prevista l’uscita del suo primo lavoro discografico, destinato ad un sicuro impatto sulla scena musicale e discografica e Monfortinjazz è orgoglioso di proporre al suo pubblico un concerto in trio che non mancherà di sorprendere.31 anni fa usciva “All’una e trentacinque circa”, il primo disco diVinicio Capossela. L’album, scoperto da Francesco Guccini e prodotto dal mitico Renzo Fantini, vinse la Targa Tenco e segnò l’inizio di un felice e caleidoscopico percorso artistico. Lampi biografici, canzoni scritte ad anticipare la vita quando ancora ci si faceva pace. Asfalto, lamieroni, locali epifanici come l’Escandalo o il Corallo. Istantanee disarmanti che rendono epico il viaggio, in cui è il suono, più che il senso delle parole, a dare corpo al mondo.«I suoni fanno da sfondo a un mondo immaginario. Un mondo pieno di guai, affollato di guitti stralunati, strade chiassose e vecchie macchine».E allora a Monfortinjazz non poteva mancare“Round one thirty five 1990 – 2020. Personal Standards”, il concerto divenerdì 22 lugliocon cui Vinicio, grandissimo amico del festival, ripercorrerà il repertorio dei suoi standard personali dei primi album, accompagnato dagli storici collaboratori Giancarlo Bianchetti, Enrico Lazzarini e Antonio Marangolo che dei primi tre dischi aveva curato gli arrangiamenti, a partire da quel “All’una e trentacinque circa” a cui il titolo del concerto si richiama.È un altro anniversario – anche se obbligatoriamente posticipato a causa della pandemia – quello che si festeggia a Monfortedomenica 24 luglio:Les Negrésses Vertesè uno dei gruppi più carismatici e vivaci della storia della musica contemporanea, vero e proprio nome di culto per chi ama le atmosfere contaminate dalle diverse radici culturali che dalla Francia dei quartieri operai portano direttamente all’Algeria e alla Spagna.Mlah,il loro disco d’esordio uscito nel 1989 e di cui il concerto di Monforte celebra il ricordo, era stato accolto con clamore dalla critica e solo la tragica morte del cantante Henlo, nel ’93, aveva arrestato una corsa apparentemente inarrestabile. Con un concerto certamente carico della incredibile energia che contraddistingue la loro musica Les Negresses Vertes porteranno all’Auditorium Horszowski un’irresistibile miscela di suoni gitani, reggae, ska, chanson français e ritmi nordafricani, l’incontro perfetto di tradizione mediterranea e rock anglosassone.Ci sono voci capaci di trasportarti in un altrove indimenticabile, sagome che segnano la mente e il cuore: quella diBenjamin Clementinesicuramente è una di quelle. Chansonnier di origine ghanese, con passaporto britannico e residenza a Parigi, Benjamin Clementine è passato dai concerti nella metropolitana agli elogi del grande pubblico, fino alla vittoria del Mercury Prize. Pianoforte e voce, la sua musica è fatta di suoni levigati e atmosfere introspettive, malinconiche.Giovedì 28 lugliol’occasione per lasciarsi conquistare dallo straordinario carisma, l’intenso approccio allo strumento e l’imprevedibilità delle acrobazie vocali di un artista che la critica ha paragonato a Nina Simone, Screamin’ Jay Hawkins e Little Richard.La 46° edizione di Monfortinjazz si conclude, come da tradizione, con il caldo abbraccio a un amico del festival.Venerdì 5 agostosarà infattiMario Biondia chiudere con una vera e propria festa della musica la prima edizione del ritorno alla capienza piena per il festival di Monforte d’Alba. Insieme ai suoi brani più noti ilcroonercatanese presenterà al pubblico “Romantic” il nuovo album dedicato all’amore in tutte le sue forme, dal legame di coppia a quello fraterno, all’amore per i genitori e i figli.Leprevenditesono disponibili online su TickeOne.A Monforte d’Alba presso Osteria la Salita, Edicola Bruno e Monforte Tourist Office.Tutte le informazioni sono reperibili al sitoMonfortinjazz.it.IL PROGRAMMA10 luglio ore 18.30 –Matteo Mancusobiglietti 20,00€ posto unico22 luglio ore 21.30 –Vinicio Capossela‘round one thirty-fivebiglietti 50,00€ posto unico24 luglio ore 18.30 –Les Negresses VertesBiglietti 30,00€ posto unico28 luglio ore 21.00 –Benjamin Clementinebiglietti 40,00€ posto unico5 agosto ore 21.30 –Mario Biondibiglietti 55,00€ posto unicoMonfortinjazz.it /info@monfortinjazz.it