Hanno sgominato la concorrenza diduecento “chef” da ogni parte del mondo, tuttipronti a darsi battaglianel tentativo di conquistare il titolo con le loro personalissime versioni del dolce al cucchiaio più famoso al mondo. Sono Stefano Serafini (62 anni, gioielliere, originario di Venezia) residente a Bassano del Grappa (Vicenza), di professione gioielliere, che ha concorso nella“ricetta originale” del dolce(uova, zucchero, mascarpone, savoiardi, caffè e cacao) ed Elena Bonali (52 anni, originaria di Milano, insegnante di nuoto) residente a Brasschaat (Anversa, Belgio) nella“ricetta creativa”(con la possibilità di aggiungere fino a tre ingredienti e sostituire il biscotto) con una ricetta con Pavesini, prosciutto e melone.Nella orangerie allestita in piazza dei Signori a Treviso in questa tre giorni di Tiramisù World Cup, l’entusiasmo intorno alla competizione è stato alle stelle: “Siamo felici di essere tornati “dal vivo” nelle piazze, per noi era importante ritrovare il nostro pubblico di appassionati e vedere i concorrenti (rigorosamente non-professionisti, ndr.) sfidarsi a colpi di mascarpone e savoiardi– ha commentato Francesco Redi, organizzatore della rassegna – .La qualità dei Tiramisù realizzati in gara è stata davvero alta: complimenti a tutti e un grazie profondo a chi da oramai cinque anni ci segue in questa avventura”.Così i vincitori:“É un risultato frutto dell’amore e lo dedico a mia moglie Elena, la mia “coach invisibile” che mi supporta fin dall’inizio di questa avventura”,ha detto Serafini. “Amo sperimentare e questa volta sono stata premiata–ha raccontato Bonali– .Éuna ricetta che nasce dall’estate italiana, con il prosciutto crudo tostato, il melone e i Pavesini”.Per la ricetta originale, gli altri finalisti erano: Elena Orfei di Treviso, Nicola Ottaviani di Verona (vincitore anche del Premio Hausbrandt per la miglior valorizzazione dell’ingrediente caffè).Per la ricetta creativa, erano giunti al Grand Final: Erika Luis di Udine con un tiramisù di cioccolato allo yuzu e pasta di nocciola del Piemonte, Barbara Marcon di Asolo (crema al pistacchio, lamponi e polvere d’oro).“Abbiamo terminato questa bellissima e rinnovata esperienza con la Tiramisù World Cup 2021 –racconta il vicepresidente della Tiramisù Academy, l’Astigiano Andrea Mattana Renon –sono molto soddisfatto del risultato della manifestazione e soprattutto della sua diffusione mondiale. Abbiamo avuto ospiti da molte parti d’Europa e del mondo, nonostante la pandemia. C’era voglia di ritrovare le proprie radici ed unirsi per fare grande la nostra Italia. Auguri ai due nuovi Campioni del Mondo e complimenti a tutti i partecipanti“. L’unico astigiano in gara, il sindaco di MoascaAndrea Ghignone, non ha avuto accesso alla finale ma ci riproverà il prossimo anno.
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