Si amplia il territorio protetto nell’Astigiano

Approvata la legge regionale che istituisce circa 10mila ettari di nuove aree

ASTI – Nell’Astigiano si allarga la superficie di territorio tutelato: mercoledì sera il Consiglio regionale ha approvato, a larga maggioranza, il disegno di legge che istituisce in Piemonte nuove aree protette o ridefinisce i confini di quelle già riconosciute. L’ampliamento complessivo è di 9.716 ettari, che vanno ad aggiungersi ai 193.367 già esistenti. «Per l’Astigiano – ha spiegato Angela Motta, Vicepresidente del Consiglio regionale – è stata deliberata l’istituzione delle riserve naturali degli Stagni di Belangero, Rocche di Antignano, Rio Bragna, Paludo e Rivi di Moasca. I comuni coinvolti sono otto per complessivi 1600 ettari: Asti, Revigliasco, Antignano, Isola, Costigliole, Calosso, Agliano Terme, Moasca. In pratica la superficie tutelata nella nostra provincia aumenta, in misura significativa, del 30 per cento, passando da 3500 a oltre 5 mila ettari. Grande attenzione viene posta alla tutela e valorizzazione del Tanaro e delle zone umide». Si prevede inoltre la rideterminazione minimale dei confini del Parco naturale di Rocchetta Tanaro in base al nuovo Piano Forestale Aziendale. Esprimendo grande soddisfazione per il voto di mercoledì, Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura, ha detto: «La Regione ha tenuto conto delle richieste espresse direttamente dalle amministrazioni locali, sensibili sulla necessità di porre sotto tutela siti che hanno parecchio da raccontare sotto il profilo della biodiversità. L’istituzione di nuove aree protette rappresenta una nuova occasione di sviluppo e contribuirà a valorizzare ulteriormente un territorio e un paesaggio già riconosciuto, oltre che per il valore ambientale, anche per la bellezza».

L’Ente Parco gestirà le nuove riserve naturali astigiane
«Una giornata storica: era dagli anni Novanta che l’Astigiano non registrava momenti di crescita nell’azione di tutela dei nostri territori. Dopo l’istituzione della Riserva naturale della Val Sarmassa un lungo nulla di fatto che si è concluso finalmente mercoledì con il voto del Consiglio regionale». Ha commentato così Gianfranco Miroglio, presidente del Parco Paleontologico Astigiano, l’approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge sulle nuove aree protette piemontesi.
Sarà l’Ente Parco a gestire le riserve naturali indicate: Stagni di Belangero, Rocche di Antignano, Rio Bragna, Paludo e Rivi di Moasca. I Comuni interessati: Asti, Revigliasco, Antignano, Isola, Costigliole, Calosso, Agliano Terme, Moasca. La superficie complessiva supererà i 5 mila ettari, comprendendo le aree protette storiche: Parco Naturale di Rocchetta Tanaro, Riserva Naturale della Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande, Riserva Naturale della Val Sarmassa.
«I territori interessati, con gli amministratori locali e i cittadini, sono i veri protagonisti di questa operazione, in cui l’Ente Parco ha creduto fin da subito – ha ricordato Miroglio – Positivo il fatto che le delibere passate nei Consigli Comunali siano state approvate nella stragrande maggioranza dei casi all’unanimità, con pochi voti contrari o astensioni. Il territorio è ormai maturo per vivere questa nuova esperienza di tutela. Per il nostro Ente si tratta di una prova impegnativa (la situazione più problematica sarà quella degli Stagni di Belangero) ma anche di un sogno avverato, a cui dare concretezza giorno per giorno. Abbiamo lavorato tanto tutti insieme, adesso ci godiamo una meritata soddisfazione. Bellissimo che la nascita delle nuove riserve avvenga in coincidenza con lo sciopero globale sul clima che oggi vedrà protagonisti anche i giovani dell’Astigiano: e noi del Parco al loro fianco».

 

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